di Enrico Borghi
SEPANG – La Ducati sta per annunciare – probabilmente
lo farà
venerdì, al termine di questa sessione di test in Malesia – ciò che in realtà ha
deciso da tempo: la partecipazione al
mondiale 2014 con
tutte le sue moto in configurazione Open. Cioè, anche quelle ufficiali. Quindi
Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow, Andrea Iannone e Yonny Hernandez correranno con una Desmosedici che avrà l'elettronica fornita dalla Dorna (centralina e software unici, quindi uguale per tutti), il serbatoio da 24 litri, la gomma speciale (cioè più morbida) e la possibilità di utilizzare 12 motori anziché 5 come le moto che corrono in configurazione "factory".
Oggi qui, a Sepang, sono iniziati altri test di comparazione tra la D16 "factory" e la D16 "Open" anche se l'ultima versione della Ducati Open l'ha portata in pista solo il collaudatore ufficiale
Michele Pirro (nella foto).
Questo conferma che ci saranno solo due Case (
Honda e
Yamaha) in lotta per il titolo e per le posizioni importanti (ma purtroppo accadrebbe anche se la Ducati continuasse in configurazione factory), però va detto la
Ducati sceglie di guardare al futuro: secondo il piano della Dorna, infatti,
entro un paio di stagioni tutta la MotoGP sarà Open.
Non solo: le Open potranno fare lo
sviluppo del motore durante la stagione (invece per le "factory" lo sviluppo viene "congelato" a partire dalla prima gara) e questo è
un altro vantaggio importante per la Ducati, che deve riprogettare la sua moto.
Infine, considerando come sta andando la Yamaha Open con Aleix Espargarò, grande protagonista oggi, può darsi che anche le Ducati in configurazione Open possano sorprendere.