GP Malesia, Iannone: "Mi servirà un pit stop per finire la gara, Petrucci aveva ragione"

Andrea scherza: "Danilo mi ha detto 'mi penserai negli ultimi giri di gara' e sarà così. In Q1 ho perso per un errore 2 decimi fondamentali, ora so quanto è sfiancante una MotoGP"

02.11.2024 ( Aggiornata il 02.11.2024 12:03 )

Non c’è dubbio sul fatto che Andrea Iannone abbia portato una ventata di positività ed allegria al paddock della MotoGP, dato che in ogni giornata in sella alla GP23 sta regalando spunti e frasi da ricordare. “Domani per finire la gara mi servirà un pit stop” per esempio, oppure il retroscena legato a Danilo Petrucci: “Prima di partire mi ha detto 'Andre sarà una figata, ma gli ultimi nove giri di gara mi penserai e sarò lì con te': aveva ragione (ride ndr)”.
 
Battute parte Andrea si sta difedendendo più che egregiamente, tanto da giocare un ruolo da protagonista in Q1, con pochi decimi a separarlo da un incredibile passaggio in Q2.
 
“Durante il giro veloce ho deciso di attivare l’abbassatore un po’ dopo rispetto al solito, per non rischiare, ma cambiando questa routine rispetto ai giri precedenti ho avuto il sospetto di non aver scalato la marcia, così l’ho scalata nuovamente e ho affrontato la curva 14 in prima. Di conseguenza ne ho risentito sia in percorrenza che in accelerazione, perdendo in quel frangente i due decimi che mi sarebbero valsi anche la Q2. Il potenziale c’è ma ho fatto solo 45 giri dall’inizio del fine settimana, quindi è difficile chiedere di più a me stesso”.

Iannone e la fatica in sella 

In seguito è arrivato il momento della Sprint, dove Andrea ha toccato con mano quanto sia sfiancante dal punto di vista fisico una MotoGP sulla distanza.
 
“Potrei fare la gara sul passo dell’1’59 alto tranquillamente, ma serve essere preparati fisicamente. Io non avevo del tutto idea, anche perché in SBK non hai nemmeno l’1% del carico aerodinamico che hai in MotoGP. In frenata la moto ti sfinisce, ed in generale fa tutto fortissimo, e se rallenti un po’ perdi tanto in termini di tempo. Nella Sprint potevo essere più veloce del gruppo che avevo davanti ma non sarebbe servito, dato che non potevo reggere fisicamente per tutti i giri”.
 
Andrea sorride mentre riflette su quanto ottenuto, tra una battuta sulla sua condizione fisica ed una considerazione su quanto imparato.
 
“Sapevo che era da folli fare questa gara quindi è normale. Tutti mi hanno sempre detto che la MotoGP di oggi è molto fisica, e ora finalmente l’ho potuto capire. Tra l’altro ho scelto una pista leggera per tornare in MotoGP: stamattina mi faceva male tutto, anche le dita dei piedi, infatti camminavo sui talloni (ride ndr). E tutto questo dopo una Sprint, figuriamoci dopo una gara lunga”.

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