Franco ha cullato il sogno del primo podio, salvo poi doversi accontentare della quinta piazza. Restano però gli ottimi segnali, a partire da qualifica e atteggiamento in gara
La domenica del Sachsenring non è certo stata la giornata più soddisfacente in assoluto per il team Prima Pramac, che dopo aver addirittura pregustato il dolce sapore della doppietta ha dovuto fare i conti con la dolorosa uscita di scena di Jorge Martin. A salvare il bilancio del team toscano ci ha comunque pensato Franco Morbidelli, sempre più una piacevole costante.
Il processo di adattamento dell’italo – brasiliano in sella alla GP24 infatti continua a gonfie vele, ed anche se il primo podio non è ancora arrivato i motivi per essere soddisfatti non mancano. Al Sachsenring infatti Morbidelli è partito con la marcia giusta sin da subito, cosa un po’ mancata negli appuntamenti precedenti, tanto da cogliere la Q2 diretta senza particolari patemi.
Un altro passo avanti è stato poi compiuto in qualifica. “Le prime due file devono essere l’obiettivo in ogni weekend” aveva anticipato Morbidelli, che al Sachsenring ha colto la sesta casella, con sole tre Ducati su sette davanti a lui. Il momento più brillante del fine settimana è stato ad ogni modo la gara lunga, dove finalmente si sono rivisti sprazzi del vero Franco, quello capace di conquistare nel 2020 la seconda posizione finale nel mondiale.
“Bello essere in zona podio in modalità d’attacco e non di difesa, è una versione di me che non si vedeva da un po’ di tempo” ha confermato lo stesso Franco, costretto a lasciare il proprio posto sul podio solo a causa del calo degli pneumatici.
Resta ad ogni modo l’ottima prova fornita, che rappresenta l’ennesima risposta a tutti coloro che non reputavano corretto il suo approdo nel team Prima Pramac, che ora può invece contare – nuovamente – su due cavalli di razza, con cui attaccare ogni fine settimana le prime posizioni. In ottica 2025 pare vi sia il team VR46 ad attendere Morbidelli, ma questa è un’alta storia…
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