Marquez: "Deluso per la caduta? Ho alzato la percentuale di rischio, ci sta"

Marquez: "Deluso per la caduta? Ho alzato la percentuale di rischio, ci sta"© Luca Gorini

Marc spiega: "Dopo Austin ho nuove certezze e mi sono esposto, quindi può succedere. La gente può parlare ma io ho il mio piano e sono veloce, questo è l'importante"

27.04.2024 18:24

Fino a 4 giri dal termine della Sprint Race, il sabato di Jerez per Marc Marquez è stato a dir poco perfetto. Pole al mattino, la 93° della carriera nonché la prima in Ducati, ed una Sprint da protagonista con tanto di testa della corsa, fino alla caduta che ha interrotto il sogno. Non tutto ad ogni modo è andato perduto, con una 6° piazza che muove perlomeno la classifica.
 
“Sono andato più vicino alla vittoria rispetto ad Austin – apre Marc - nonché vicino a mettere insieme il giorno perfetto , ma è stata comunque un’ottima giornata: ho fatto la pole e capito di essere veloce sul bagnato. In gara ero il pilota più veloce, ma sfortunatamente dopo aver fatto il difficile sono caduto nella parte più facile della corsa, come tanti altri piloti. Ho preso una chiazza di umido e sono finito a terra, ma sono sempre più vicino”.
 
Non hai visto la chiazza o hai fatto una linea diversa dal solito?
 
“Onestamente per tutta la gara sono rimasto convinto che quella chiazza non vi fosse: il quella curva sapevo che vi erano delle chiazze in ingresso, ma non dove prendevo in mano il gas. In quel giro ho frenato leggermente dopo, portando più velocità dentro la curva e finendo per 10 centimetri sulla chiazza. Non so come l’ho evitata nei giri precedenti, ma per certo non stavo guidando sopra il limite, e comunque dopo sono riuscito a recuperare posizioni e prendere punti”.
 
E’ stato facile perdonarti per l’errore?
 
“Da Austin ho acquisito nuove certezze, quindi ora sono sufficientemente forte dal punto di vista mentale. Nelle prime 2 gare sono stato costante e ho cercato di controllare la situazione, da Austin ho aumentato la percentuale di rischio, così mi sono esposto, e può capitare di cadere. La gente può parlare ma io ho il mio piano, so cosa sto facendo e sono contento della mia velocità. Quest’ultima era la mia prima preoccupazione per la stagione, ora devo lavorare sulla concretezza. La cosa positiva è che ogni caduta avuta in gara non è avvenuta perché ero sopra il limite, bensì per cause esterne”.

Marc, la rimonta e la gara di domani

Con più giri a disposizione saresti potuto tornare in zona podio?
 
“No perché nella caduta ho distrutto le ali, così la moto tendeva molto da una parte. Sono riuscito a girare su tempi discreti, ma nulla di più”.
 
Durante la rimonta sei stata aggressivo. Tutto sotto controllo o sei andato oltre?
 
“C’è stato solo un contatto, con Mir. Con Oliveira il contatto c’è quasi stato, che è diverso. Con Joan è stata una replica del sorpasso di Binder ai miei danni: mi ha provato a passare e ho rialzato la moto. Io ho provato a passare Joan in maniera delicata, ma lui ha mollato i freni ed è entrato, così c’è stato il contatto. E’ stata colpa mia, ma per fortuna è stato facile cedere la posizione e passare Oliviera nel giro successivo”.
 
Martin ha detto che domani sarà anche più veloce sulla lunga distanza. Tu?
 
“Domani l’aderenza sarà migliore, ma occorre capire quale sia il potenziale della media. Una delle cose più importanti sarà la partenza, così come i primi giri. Tra coloro che partono davanti Martin è probabilmente il più forte”.

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