Pirelli su Moto3 e Moto2: "classi ora formative per team e piloti"

Pirelli su Moto3 e Moto2: "classi ora formative per team e piloti"© Gorini

Giorgio Barbier: "La capacità di gestione delle gomme prepare alla classe regina: ad Austin velocità e durata conciliavano"

18.04.2024 ( Aggiornata il 18.04.2024 14:23 )

Il Circuit of The Americas costituiva novità assoluta per Pirelli, Casa che fornisce le coperture alle classi Moto3 e Moto2. Approdare negli Stati Uniti, in considerazione delle caratteristiche climatiche e tecniche, era una sfida particolare per la "P Lunga", come spiegato da Giorgio Barbier: "Anzitutto, una cosa" sottolinea "la pista è bellissima, selettiva, ricca di situazion differenti. Si passa da punti velocissimi a lenti e viceversa, ci sono curvoni e tornanti, le variazioni di pendenza e ritmo rendono la guida veramente impegnativa. E pure gli pneumatici hanno il loro bel daffare, specialmente nei ripetuti cambi di piega. Ecco perché mi ritendo soddisfatto, in virtù di quanto registrato".

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Moto3 da record e non solo: Pirelli positive ad Austin

La leggera e agile categoria d'accesso al mondiale è particolarmente seguita dalla Pirelli, che ha contribuito nuovamente alla riscritta dei riferimenti su passaggio secco e lunga distanza: "Esatto" ancora Giorgio "record sul giro singolo e record nell'arco della gara, dalla quale sono stati tolti qualcosa come quasi 23 secondi dal computo totale. Immaginavo che avremmo potuto fare bene, ma il dato è comunque soddisfacente".

Nulla di scontato su un manto così tormentato: "Infatti, all'inizio siamo rimasti attenti ai turni di prove: il tracciato presentava tra differenti superfici, tra parte vecchia, nuova e bordo creatosi tra le due. Nonostante la promiscuità descritta, le coperture hanno risposto perfettamente, anche perché team e piloti stanno cominciando a capirle".

Comprendere, ovvero, imparare a sfruttarle: "Oltre ai test prestagionali, in parte inficiati dal meteo, abbiamo completato tre appuntamenti di calendario. Squadre e corridori si sentono sempre più sicuri, come abbiamo visto in Texas. Le soluzioni SC1 morbida e SC2 media si sono rivelate eccellenti e affidabili, come descritto dal secondo e sei decimi in meno tolti dai riferimenti 2023".

Moto2 con almeno 8 protagonisti da podio

Anche la più pesante e prestante categoria di mezzo iridata nutre di cure particolari da parte della Pirelli, contenta per mezzo di Barbier. "Con più chili da mettere in conto e maggior numero di cavalli da scaricare a terra, la sfida si presentava notevole. E l'abbiamo superata a ottimi voti, come evidenziato dai 17 secondi tolti alla contesa domenicale, con un secondo al giro in meno per singolo passaggio".

Anche il record assoluto ha subìto una limatura, inoltre: "Record nel Time Attack, certo. Mi piace l'idea di aver sempre diversi team e piloti nelle posizioni di vertice. Questo significa equilibrio prestazionale e medesima possibilità di fare risultato. Ci metto almeno 8 protagonisti di classe in grado di riuscirci".

Boscoscuro, Kalex e Forward. Sono tre i telai iscritti, settati alle soluzioni portate: "SC0 Soft dietro, SC2 Medium davanti. Ma avevamo pure SC1 e SC3. La stragrande maggioranza ha optato per la SC0 e, in generale, mi è piaciuto assistere alla spettacolarità della gara. Abbiamo raggiunto velocità e durata, obiettivi primari in questa fase di campionato".

Holgado, ottimo esempio per Pirelli, Rookies Cup fondamentale

Quando il Responsabile della Casa milanese cita nome e cognome di un pilota, c'è sempre un valido perché: "Daniel Holgado" lo spagnolo ha calcato il secondo gradino del podio "in un certo momento, era costretto a recuperare terreno da chi lo precedeva e, con metodo e intelligenza. Ha usato polso destro e testa, consapevole che non avrebbe potuto esagerare. Rimanendo lucido e veloce, ha sfruttato le qualità delle gomme, performanti dal primo all'ultimo passaggio, se ben trattate. Questa gestione è essenziale in entrambe le classi, come lo è in MotoGP. Amministrare grip è la stessa cosa di motore, sospensioni e trasferimenti di carico".

Il filone sottinteso da Barbier ha una logica: "Lo vediamo: nella massima serie prototipale i protagonisti devono gestire: spingono, sì, ma previo costrutto della squadra e strategia in pista. A volte fanno raffreddare le coperture, in altre attaccano. Fa parte del Gran Premio. Così, da quest'anno si deve fare anche in Moto3 e Moto2, ora formative sotto ogn aspetto".

Nel weekend di Jerez de la Frontera scatterà la Red Bull Rookies Cup, monomarca spinto dalla bibita energetica ed equipaggiato KTM: "Importantissimo, in quanto anticamera alla JuniorGP, quindi del mondiale. I test sono andati benisimo, non vediamo l'ora di cominciare. Questi campionati portando al paddock iridato, creano talenti di oggi e del futuro. Imparare lì, significa portarsi le nozioni per la carriera a venire".

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