Bagnaia ed un altro inizio di campionato difficile, ma l'esperienza aiuta

Bagnaia ed un altro inizio di campionato difficile, ma l'esperienza aiuta© Luca Gorini

Dopo il Qatar sono iniziati i problemi per Pecco, oramai però abituato a rialzarsi dopo momenti difficili. Le lezioni del 2022 e del 2023 possono essere la chiave di volta

15.04.2024 ( Aggiornata il 15.04.2024 17:43 )

Sembra passato un secolo dai test per stagione di Sepang e Lusail, così come dal primo appuntamento della stagione proprio nel deserto del Qatar, invece è passato solo un mese, eppure il mondo di Pecco Bagnaia ha decisamente cambiato faccia.
 
Dall’euforia e dalla convinzione dell’inverno e del primo Gran Premio stagionale, con un Bagnaia in grande spolvero ed una GP24 in grado di innestare la marcia giusta sin da subito, si è infatti rapidamente passati ad una fase di stallo, di difesa, tanto che nel post gara di Austin lo stesso campione del mondo in carica ha ammesso come “questo non sia il momento di attaccare, ora serve raccogliere il massimo in termini di punti, in attesa di poterlo fare”.

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Il rischio di un altro inizio di stagione turbolento sembrava scongiurato, invece nulla da fare, con lo stesso Pecco ad ammettere come la situazione attuale sia simile “al 2022, quando nelle prime gare ho pensato principalmente ad ottenere punti in ottica futura”. Il problema a voler ben vedere sembra più legato alla GP24 che al solo Pecco, con problemi di varia natura – a cominciare dalle vibrazioni – apparsi in Qatar ed oramai sempre più fastidiosi, ma la classifica testimonia come Pecco sia il pilota più attardato – escludendo Franco Morbidellitra quelli in possesso dell’ultima nata di Borgo Panigale, nonostante i punti in meno rispetto al 2023 siano solo 3.
 
Il momento dunque è delicato, ma Pecco può fare affidamento su un insieme di fattori, tra i quali spicca certamente l’esperienza. Il Bagnaia versione 2024 infatti può contare su quanto vissuto nelle ultime 2 stagioni, con altrettanti inizi complicati ed altrettanti titoli mondiali conquistati. Nella fattispecie quello del 2023 ha un peso specifico maggiore, perché ottenuto contro un avversario che – oltre ad essere lo stesso di ora – ha vissuto una seconda parte di stagione in crescendo, a differenza di Fabio Quartararo nel 2022.
 
Se Bagnaia sembrava non potersi rialzare dopo lo zero del Sachsenring nel 2022, oggi invece sappiamo che da situazioni come quella Pecco si è già rialzato molteplici volte, grazie al lavoro con la squadra e soprattutto alla calma che – quasi sempre – lo contraddistingue. Troppo presto dunque per decretare la fine del regno di Pecco, che già in quel di Jerez – pista a lui da sempre congeniale – potrebbe mettere in atto una prima riscossa.

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