Marc Marquez l’equilibrista: in bilico tra la voglia di riscatto la necessità di risultati

Marc Marquez l’equilibrista: in bilico tra la voglia di riscatto la necessità di risultati© Luca Gorini

Ad Austin Marquez ha cercato di tornare al successo, incassando però uno zero che non fa bene a classifica e status. Vincere subito o costruire il proprio 2025: questo è il dilemma 

15.04.2024 ( Aggiornata il 15.04.2024 17:38 )

Nella domenica esplosiva di Austin in tanti hanno sorriso, a cominciare da Maverick Vinales e proseguendo con Pedro Acosta, ma c’è anche chi è stato costretto a leccarsi le ferite. Parliamo ovviamente di Marc Marquez, l’uomo più atteso al COTA, che in poche curve è passato dal toccare con un dito il trionfo – oltre 900 giorni dopo l’ultima volta – allo sprofondare letteralmente e non nella ghiaia, per una banale quanto decisiva perdita di anteriore.
 
Una perdita di anteriore della poi lo stesso Marc ha chiarito la dinamica, con un problema alla leva del freno e tutto quello che ne è scaturito nel momento della caduta, con lo spagnolo costretto a pinzare due volte e repentinamente finito a terra. Il tema caldo del giorno dopo però non è tanto l’esito della corsa, quanto la dimostrazione che Marc sia oramai tornato. Passo dopo passo lo spagnolo è tornato a mostrare sprazzi del vero sé stesso: sprezzante del pericolo, funambolico, concentrato, e soprattutto in lotta per la prima posizione.

Marquez, la riscossa ed il futuro

Le parole di circostanza della vigilia hanno lasciato spazio domenica alla voglia di riscattarsi. In pochi nel corso della gara hanno pensato che Marc stesse correndo per il podio, quanto invece per tornare al successo: del resto Austin era chiaramente uno dei terreni fertili per il ritorno sul primo gradino del podio, dunque la voglia di rischiare era più che comprensibile, e resta indubbiamente l’amaro in bocca relativamente a come sarebbe terminato un eventuale duello con Vinales.
 
Dall’altra parte della barricata però ci sono i fatti. La caduta infatti rappresenta il secondo zero nelle ultime 2 gare domenicali, e al di là dell’eventuale corsa per il titolo – 44 punti sono tanti ma nulla di irrecuperabile nell’era dei 37 punti disponibili a weekend – a Marc servono risultati per solidificare il suo status ed ottenere ciò che cerca nel 2025. Il riferimento è ovviamente ad una sella ufficiale: il sogno resta probabilmente quella rossa del team Ducati Lenovo, per la quale però la concorrenza si fa giorno dopo più spietata, dato che Enea Bastianini – l’attuale proprietario del posto – ha dimostrato anche ad Austin di non voler lasciare senza lottare.
 
Marc ha più volte ribadito di volere ritrovare in primis il sorriso in questa stagione, e l’operazione sembra già procedere a gonfie vele, ma una volta completata non resterà che – ancora più che adesso – andare a caccia di risultati e punti in ottica futura. Il fenomeno Marquez è dunque in bilico, tra la voglia di riscattarsi il prima possibile – andando magari oltre i propri limiti - e la necessità di conquistare piazzamenti di rilievo – magari accontentandosi talvolta – utili per costruirsi un 2025 solido. Ma se c’è un pilota in grado di danzare tra possibile ed impossibile, tra saggezza e follia, quello è proprio Marc.

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