Baltus e Furusato: le grandi sorprese del Gran Premio del Qatar

Il belga e il giapponese sono saliti sul podio in Moto2 e Moto3 a Lusail, ottenendo un risultato inaspettato: conosciamoli meglio! 

Baltus e Furusato: le grandi sorprese del Gran Premio del Qatar
© Luca Gorini

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

Pubblicato il 13 marzo 2024, 11:16

Complice l'arrivo delle gomme Pirelli ed il conseguente adattamento a mescole decisamente diverse rispetto alle Dunlop a cui tutti erano abituati, i valori in campo di Moto2 e Moto3 sono cambiati. Tra le grandi sorprese del primo Gran Premio stagionale andato in scena in Qatar, ci sono chiaramente Barry Baltus e Taiyo Furusato, i quali sono saliti sul podio mettendo in mostra quel talento che nel Motomondiale non erano ancora riusciti ad esprimere, ma che era ben visibile nelle serie propedeutiche. Andiamo a conoscerli meglio, in attesa di scoprire se saranno protagonisti per tutta la stagione.

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Il primo podio in carriera di Baltus


Quello di Barry Baltus è un volto ormai abbastanza noto all'interno del paddock del Motomondiale, visto che quella iniziata lo scorso weekend è la sua quinta stagione completa, nonché la quarta in Moto2. Tuttavia, il secondo posto di domenica ha rappresentato il suo miglior piazzamento di sempre nella serie iridata, visto che non era mai salito sul podio e, anzi, aveva ottenuto soltanto quattro Top 10 con un sesto posto nel 2023 a Silverstone come miglior piazzamento.

Il passaggio alla Moto2 dopo un solo anno di Moto3 dettato dal fisico, decisamente non adatto alle “piccole” moto della classe leggera, ha costretto il classe 2004 ad affrontare una lunga fase di apprendistato, sempre con i colori del team RW Racing, che ora è l'unico team Kalex con un podio all'attivo nell'era Pirelli, mentre Barry (il cui nome e numero sono ispirati al mitico Barry Sheene) è diventato il primo belga a chiudere nelle prime tre posizioni in Moto2 dal 2015, anno dell'ultimo podio di Xavier Simeon.

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Il talento esplosivo di Furusato


Passando alla Moto3, alle spalle dei due attesi protagonisti David Alonso e Dani Holgado ha chiuso il giapponese Taiyo Furusato, che con la Honda del Team Asia ha centrato il suo secondo podio in carriera nella classe leggera (il primo fu lo scorso anno in Thailandia). Giunto al terzo anno nella categoria, il pilota del Sol Levante rappresenta una delle più grandi speranze del motociclismo giapponese a livello mondiale ed è altamente improbabile che un colosso come Honda se lo lasci scappare.

Tuttavia, l'esplosività di Furusato non è certmente una novità, visto che prima di arrivare in Moto3 si è messo in luce sia nell'Asia Talent Cup che in Red Bull Rookies Cup. Nella prima, ha vinto tutte le gare della stagione 2021, spesso dominando dall'inizio alla fine come nel caso del Qatar, in cui vinse con circa 20 secondi di vantaggio sugli inseguitori, mentre nella seconda ha centrato il successo all'esordio assoluto nel round del Mugello, in cui gareggiò come sostituto dell'infortunato Gabin Planques.

Risultati che convinsero Honda a portarlo direttamente al mondiale senza passare dal JuniorGP, evitando di dover attendere il compimento dei 18 anni vista l'entrata in vigore della nuova regola sull'età minima. E, a giudicare dalle prestazioni e dalla crescita di Taiyo, sembra che la Casa giapponese abbia avuto ragione.

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