Melandri: "Bagnaia favorito ma mi aspetto grandi cose da Bastianini. Marquez cauto? Mai"

Melandri: "Bagnaia favorito ma mi aspetto grandi cose da Bastianini. Marquez cauto? Mai"

L'INTERVISTA - PT 1: "A Pecco non manca nulla, ma con la GP24 Enea può tornare grande. Forse Marc davvero non è ancora pronto a vincere, per Martin potrebbe essere un anno difficile"

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05.03.2024 ( Aggiornata il 05.03.2024 17:54 )

Finalmente la stagione 2024 della MotoGP sta per cominciare, ed è dunque tempo dei primi pronostici e delle prime previsioni. Ovviamente in questi casi i pareri degli esperti sono sempre i più preziosi, e certamente quello di Marco Melandri, che può vantare 5 affermazioni in top class ed una seconda piazza finale nel 2005, è tra questi. Tra favoriti ed incognite non mancano gli spunti in attesa del weekend, a cominciare dal potenziale del campione in carica Pecco Bagnaia.
 
Marco, Bagnaia inizia la stagione da favorito?
 
“Assolutamente, per mille motivi. Sicuramente ha superato le difficoltà post Barcellona, e la moto 2024 sembra essere migliorata più di quanto avesse fatto la 2023 rispetto alla 2022. Pecco ha più consapevolezza, quindi direi che non gli manca nulla: ha la velocità, la gestione di gara e la consapevolezza. Forse potrebbe essere carente sul bagnato, ma quella è una condizione imprevedibile dove non è facile per nessuno”.
 
E’ già possibile identificare i suoi rivali principali?
 
“Mi aspetto grandi cose da Bastianini, penso possa riprendere da dove aveva lasciato con Gresini. Al contrario mi aspetto una stagione più difficile per Martin, nonostante la sua velocità: ha accarezzato il team ufficiale Ducati, tanto da avere la tuta pronta a Valencia, quindi ora è facile che gli possa scendere la catena. La sua simulazione di gara in Qatar non è stata favolosa, anche se erano condizioni particolari e certamente nel complesso resta veloce. Psicologicamente potrebbe essere una stagione difficile per lui”.
 
Il grande punto interrogativo invece è Marc Marquez. Cosa ti aspetti da lui?
 
“Il suo “problema” è stato iniziare troppo bene a Valencia: è sembrato subito tutto sotto controllo, ma serve considerare che Valencia, Sachsenring e Austin sono 3 tracciati dove Marc è una spanna sopra tutti, quindi forse quel test ha ingannato chi non è stato attento. Lui stesso ha detto di poter lottare per il quinto o sesto posto, ma sono sicuro che in gara potrà fare di più, anche se forse davvero non è ancora pronto a vincere. Sicuramente dopo 10 anni in sella ad una moto che si guida sull’anteriore non è facile guidarne una che va guidata più sul posteriore, anche se sei Marquez, dato che gli automatismi non banali e in moto ha fatto poche giornate”.

Melandri su Marquez, gli italiani ed Acosta

Te lo aspetti subito arrembante o magari più cauto all’inizio?
 
“Secondo me non è cauto nemmeno quando dorme (ride ndr). Quando abbassa la visiera ci mette sempre tutto. Quando appare aggressivo ad inizio gara spesso vuole dire che non ha il passo dei migliori, quindi se fossi un avversario e lo vedessi calmo nei primi giri mi preoccuperei”.
 
Un ambiente familiare come Gresini lo può aiutare?
 
“Sicuramente gli farà bene, dato che cercheranno di tenerlo più tranquillo possibile. Sono tutti molto carichi ed è normale, del resto non capita tutti i giorni di avere un pilota del genere. Lui ha meno pressione rispetto al passato ma poi se la metterà da solo”.
 
Come vedi gli altri italiani?
 
Morbidelli non parte avvantaggiato: la caduta è stata brutta, quindi non sarà facile per lui, dato che proviene anche da stagioni complicate. Mi è sembrato in forma Di Giannantonio, quindi me lo aspetto brillante: lui e Bezzecchi penso si stimoleranno l’un l’altro, ed alternativamente potranno giocarsi delle gare. Nei test li ho visti allineati in termini di potenziale, e Fabio ha tanta voglia di riscattarsi”.
 
Cosa attenderci invece da Acosta?
 
“La sua sfortuna, un po’ come Marc, è stata quella di essere subito veloce, dato che ora tutti si aspettano il nuovo Marquez che vince al debutto. La mia sensazione è che dovrà stare attento a non avvilirsi, dato che non è abituato a vivere situazione difficili, e dal punto di vista tecnico le giornate no rischiano di essere no per davvero, anche solo per il fatto di avere 8 Ducati in pista. Non sarà una passeggiata per lui, deve evitare di entrare in vortici negativi: da quando è entrato nel paddock MotoGP tutto è stato roseo, grazie al suo talento, e trovarsi per la prima volta in una situazione complicata non è semplice”.

La griglia di partenza della MotoGP 2024

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