MotoGP, Marini: "Io e Honda? Forse era destino, voglio battere i compagni di marca"

MotoGP, Marini: "Io e Honda? Forse era destino, voglio battere i compagni di marca"© Luca Gorini

Luca e le sue prime parole da pilota HRC: "Ero felice di avere la tuta Honda da bambino. Immagino podi e vittorie anche se sarà dura, vogliamo costruire una moto migliore"

02.01.2024 16:44

2024 significa nuove avventure per tanti piloti, ad esempio Luca Marini, alle prese con un cambio di casacca dal peso specifico piuttosto importante. Sostituire Marc Marquez all’interno del team Honda ufficiale rappresenta questo e non solo, ma le prime parole di Luca con i colori HRC non possono che esprimere ottimismo e voglia. Prime parole arrivate in questi primi giorni dell’anno, una volta dunque terminati – come nel caso dello stesso Marquez – gli obblighi contrattuali con il precedente team.
 
“L’annuncio di Marc è stato uno shock – le parole di Luca – dopo il quale io ed il mio manager abbiamo cercato di trovare il modo per affrontare questo nuovo progetto, con l’obiettivo di migliorare insieme al team e cercare di costruire una moto migliore, in modo da per tornare a vincere gare e non solo. Questo è il target, e sono sicuro che vivremo momenti piacevoli”.
 
Del resto si è parlato tanto di quanto il team HRC fosse in un qualche modo nel destino di Luca, ritratto da bambino con addosso un tuta proprio del team – forse – più famoso del panorama motociclistico.
 
“Ripensandoci sembra un qualcosa davvero disegnato dal destino. Non ricordo bene perché avessi quella tuta, ma ricordo che ero molto felice di averla, dato che quegli anni sono stati incredibili per il team Honda Repsol, come tanti altri. Di conseguenza è un piacere indossarli ora. La passione per le me moto è cresciuta dentro di me, tanto che a 14 anni ho pensato che fare il pilota potesse essere il mio lavoro. Quando ero più giovane ho pensato anche ad altri sport, dato che sono un tipo curioso, ma questo è quello che mi ha regalato le maggiori emozioni. Il giorno in cui ho tolto le rotelle alla mia prima moto lo ricorderò per sempre”.

Marini e una Honda da ricostruire

Dai dolci ricordi si passa però in fretta all’attualità, certamente più complicata. Il pacchetto Honda attualmente è lontano dall’essere in grado di lottare per la vetta, il che obbligherà metaforicamente Marini ad lavoro da collaudatore prima e da pilota poi.
 
“Voglio iniziare con una mentalità aperta, per capire la nostra velocità ed il nostro potenziale dopo il primo test ufficiale. Serve trovare il giusto equilibrio. Vorrei battere in primis i miei compagni di marca, ma guardare al contempo anche avanti, ossia andare alla ricerca del primo podio e della prima vittoria. So che sarà difficile, ma serve pensarci”.
 
Una missione complicata ma non impossibile, che ha preso il via già a Valencia, quando Luca ha potuto compiere i primi passaggi in sella alla RCV213V. “La giornata è passata davvero velocemente. Il team è davvero pieno di gente, ma per fortuna c’è un inverno intero per parlare e lavorare con tutti. Mi piace la cultura giapponese, credo che insieme potremo creare un’ottima sinergia”.

MotoGP, dramma Casey Stoner: un ciclone distrugge la sua casa
 
 
 
 
 
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi