MotoGP Malesia, Morbidelli e la scia a Marquez: "Non c'è più rispetto"

MotoGP Malesia, Morbidelli e la scia a Marquez: "Non c'è più rispetto"© Luca Gorini

Franco infastidito dal comportamento della spagnolo in Q1: "Occorre stabilire se è bello, brutto o pericoloso. Prima il rispetto veniva meno solo nel finale di gara". Quartararo tradito dall'abbassatore nella Sprint

Redazione

11.11.2023 ( Aggiornata il 11.11.2023 13:18 )

Se Honda non sorride, Yamaha può farlo ma poco di più. La coppa Giappone – divenuta famosa nel corso della stagione – è infatti stata conquistata dalla casa di Iwata nella Sprint di Sepang, ma questa non ha portato punti iridati. Il miglior portacolori Yamaha infatti è stato Franco Morbidelli, che ha chiuso però la corsa 11°, dopo essere scattato dalla 15° casella dello schieramento.
 
Una casella di partenza – e di conseguenza una Sprint – condizionata da una qualifica dove Franco ha avuto un acceso scontro con Marc Marquez, che in Q1 aveva scelto proprio l’italiano come riferimento. “Una volta il rispetto tra piloti veniva meno solo negli ultimi giri di gara, oggi dal primo giro del venerdì” ha sentenziato Franco, che – a differenza di molti altri – non ha voluto lasciar correre circa il comportamento dello spagnolo.
 
Un comportamento che oramai è diventato la prassi, come anche per altri piloti, sul quale però servirebbe interrogarsi, perlomeno per avere una linea univoca di giudizio. “In Moto3 è giudicato pericoloso perché si formano degli sciami, mentre in MotoGP spesso è un uno contro uno, ma occorre stabilire se è una cosa bella, brutta o pericolosa”. Il pensiero di Franco è chiaro, così come dovrebbero essere i pareri degli organi giudicanti.

Quartararo fermato dall’abbassatore

A prescindere da tutto questo Morbidelli è stato come detto il miglior pilota Yamaha, anche in virtù della difficile giornata vissuta da Fabio Quartararo, i cui problemi nella Sprint sono iniziati pressoché immediatamente.“L’abbassatore è rimasto attivo fino alla quarta curva – la spiegazione del francese - ma è stata colpa mia. Direi che è stato uno dei miei peggiori primi giri in carriera”.
 
Non resta dunque che pensare a domani per Fabio, consapevole di avere perlomeno un passo sufficientemente brillante per ambire alla top ten, visto che scatterà nuovamente dall’ottava posizione.
 
“Il passo è buono, così come lo è stata la qualifica, quindi domani posso lottare. Farlo in gruppo è difficile per noi piloti Yamaha ma voglio fare il massimo, il che vuole anche dire avere la giusta pressione per quanto concerne le gomme”.

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