MotoGP Giappone, Bagnaia: "Non sento la pressione, ora nessuno parlerà di ordini di scuderia"

MotoGP Giappone, Bagnaia: "Non sento la pressione, ora nessuno parlerà di ordini di scuderia"© Luca Gorini

Pecco tra passato e presente: "Nelle ultime gare la moto derapa eccessivamente, stiamo cercando di capire il perchè. Tornare in pista subito è ottimo, non cambierò strategia"

28.09.2023 ( Aggiornata il 28.09.2023 11:12 )

Ricominciare a correre, in tutti i sensi. Pecco Bagnaia infatti arriva in Giappone con la volontà – ed in parte l’obbligo – di ripartire dopo la caduta patita in India, che ha riaperto in tutto e per tutto la corsa al titolo.
 
“Negli ultimi tre weekend ho avuto un po’ di sfortuna - apre Pecco - tra problemi ed infortuni, anche se in India stavo guadagnano terreno su Martin quando sono caduto: posso dire di essere stato competitivo nonostante le difficoltà. Mancano ancora 14 gare, e non sento la pressione su di me: l’anno scorso tutto era più intenso, dato che il titolo mancava a Ducati da 15 anni, mentre ora so che abbiamo i mezzi e le potenzialità per giocarci la vittoria. Tre Ducati davanti? L’anno scorso mi avevano massacrato con i discorsi sugli ordini di scuderia, ora certamente non ci saranno”.

Due assetti diversi per Bagnaia 

La scivolata in terra indiana è ovviamente da cancellare, ma anche da capire, cosa che il piemontese sta tentando di fare con tutte le sue forze.
 
“Ho riguardato i video delle mie frenate fino alle 3 di notte dopo il GP, ed è emerso che nelle ultime gare il posteriore si è comportato in maniera diversa, tanto che la derapata era spesso oltre il limite. Personalmente freno allo stesso modo di sempre, ma non fermo la moto: in questo senso inizieremo il fine settimana con due assetti diversi, per poi capire quale strada seguire. Personalmente non è cambiato nulla rispetto a prima: siamo primi in campionato e fortissimi, quindi dobbiamo essere felici”.
 
In questo senso tornare in pista non può che essere la giusta panacea, anche in termini di recupero della giusta confidenza in sella.
 
“Solo correndo potrò dimenticare l’India, di conseguenza avere subito un nuovo weekend da affrontare è ottimo: non ho in testa la caduta, e se mi dovessi ritrovare in una situazione simile tornerei a forzare, dato che accontentarmi non mi piace. La mia strategia è quella di spingere sempre, oltre che di continuare a migliorare, dato che vi sono sempre degli aspetti sui quali lavorare. In ogni caso il passato è alle spalle”.

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