Rato & Surra: nomi in cui la Moto2 deve credere

Rato & Surra: nomi in cui la Moto2 deve credere© Luca Gorini

Mattia e Alberto hanno debuttato nella classe di mezzo iridata, mostrando promettenti potenziali: il futuro è loro

25.08.2023 ( Aggiornata il 25.08.2023 13:05 )

Mattia Rato e Alberto Surra, giovani che l'Italia e il mondo hanno ammirato in azione al Red Bull Ring. Rispettivamente debuttanti nei team SAG e Forward, il lombardo e il piemontese hanno mostrato potenziali interessanti, sui quali sarebbe ottimo lavorarci in ottica presente e futura. La Moto2 è categoria valida per entrambi, entrambi sono validi alla categoria.

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Mattia Rato, il Jack Miller comasco

Più di un appassionato trova somiglianze e similitudini tra Rato e Jack Miller. In effetti, Mattia ricorda l'australiano di qualche stagione orsono, quando arrivava nel paddock completamente liscio, imberbe e col capello lungo. Il pilota MotoGP della KTM è oggi maturo, maturato, peloso e vincitore di Gran Premi.

Lo sarà anche il diciottenne nativo di Guanzate, piccolo paesotto situato nei pressi di Como? Lo stile di guida promette bene, la velocità è in costante crescita, la simpatia naturale lo lancia in qualità di personaggio da oonoscere e scoprire. Mattia sarà al via anche nella tappa fissata al Catalunya Circuit.

E potrà andar forte, perché pista già conosciuta, a differenza dell'austriaco Red Bull Ring. Nel debutto iridato avvenuto la scorsa settimana, la tabella numero 73 si è distinta passo passo: turni di prove utili a trovare i parametri con squadra, avversari, capacità del propulsore Triumph e gomme usate nel mondiale e ritmo del weekend. Il diciannovesimo posto colto in gara spiega la volontà di vedere il traguardo, a dispetto di cadute altrui e maggior esperienza da far valere. 

Surra, il Jorge Lorenzo torinese

Spettacolare lo era sulla Moto3, lo è ulteriormente a bordo della Moto2. Surra ha sfruttato la stagione 2022 consumata nella entry class, che rischiava di consumarlo. Nel frattempo alzatosi, fisicatosi e in via di continua definizione, il diciannovenne torinese è decisamente più adatto a cilindrate medio-alte, come lo è il tre cilindri britannico 765,

Infatti, nei giorni di allenamento Alberto porta al limite qualsiasi cosa abbia misure, potenza e l'esigenza di compiere derapate. Tal esercizio gli è molto utile nell'Europeo di classe, dove ha già colto tre podi, scontrandosi proprio con l'altrettanto bravo Mattia Rato.

La squadra di Giovanni Cuzari lo ha salutato alla bandiera a scacchi del diciassettesimo posto, non male in virtù degli avversari posti dietro all'affusolato ed aerodinamico codonre marcato Forward. Per il numero 67, intrigante anche quando si esprime ai microfoni e ricordare le posture eleganti in sella di Jorge Lorenzo, il discorso mondiale è appena cominciato.

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