Dove va la MotoGP?

Dove va la MotoGP?

Il Mondiale non deve imitare in tutto la Formula 1 ma ha bisogno di rinnovarsi per il bene del suo futuro

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14.04.2023 ( Aggiornata il 14.04.2023 14:49 )

In queste settimane, la nostra “comunità” delle due ruote ha discusso molto sulle novità introdotte dalla Dorna fin dal primo GP del 2023 (la gara Sprint, la Hero Walk, la parata dei piloti in pista e il podio del sabato sul rettilineo) e su ciò che si sta preparando a fare nei prossimi anni per rendere la MotoGP più appetibile per un pubblico giovane e possibili investitori: l’ingaggio di alcuni professionisti di marketing e comunicazione con esperienza negli sport americani spettacolari (appunto, Nascar e basket NBA) è soltanto una delle mosse fatte da Carmelo Ezpeleta e soci. Un’altra è quella che ha fatto gridare un po’ allo scandalo i puristi del motociclismo: Formula 1 e MotoGP pronte a correre nello stesso weekend sulla stessa pista cittadina. Noi di Motosprint non abbiamo la bacchetta magica, né la palla di vetro. Non sappiamo se queste strategie alla lunga si riveleranno vincenti. Ma siamo pronti a sostenere tutto ciò che di intelligente servirà per garantire il futuro del nostro amato sport. Sappiamo per certo che qualcosa deve cambiare, che il format si doveva rinnovare.

Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla

MotoGP: cosa deve cambiare?


A differenza delle nostre generazioni di ventenni, ai quali bastava il semplice e puro gesto agonistico fatto in pista dai nostri idoli per esaltarci e per seguire le gare incollati sui seggiolini delle tribune o davanti alle TV in formato 4:3, ai ragazzi di adesso non basta più. I giovani di oggi, che saranno poi gli appassionati del futuro e quelli che spenderanno per andare a seguire la MotoGP in pista o che si compreranno i gadget del “Valentino Rossi” di turno, non si accontentano semplicemente di quel gesto agonistico in pista. Pochissimi di loro vanno in moto e provano quel tipo di emozione che ha contribuito a far appassionare noi e a trasformare i piloti in autentici riferimenti da seguire. I potenziali appassionati di domani, oggi sono perennemente connessi allo smartphone e attraverso quell’oggetto vogliono entrare nei motorhome dei piloti, scoprirne gusti e passioni, vogliono saperne di più, essere sempre a contatto con loro. Non a caso uno dei segreti del boom di pubblico e ascolti della F1 attuale è stato il successo di una serie Netflix, che ha fatto scoprire il “dietro le quinte” del campionato.

Se i giovani cercano l’interazione continua con i piloti, magari per sfidarli attraverso un gioco di moto virtuale, se scorrono il display del telefono per cercare una loro bella storia da condividere su Instagram e se oltre ai sorpassi vogliono anche i fuochi d’artificio a bordo pista per convincersi a comprare il biglietto, credo sia importante essere sensibili anche a questo tipo di richieste. Per provare a portarli nel nostro splendido mondo senza perdere di vista il sorpasso, la staccata emozionante o la piega perfetta. Perché possiamo cambiare il modo di servirli, ma questi ultimi rimarranno sempre i piatti principali…

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