Spielberg occasione ghiotta per KTM: riuscirà a vincere in MotoGP?

Spielberg occasione ghiotta per KTM: riuscirà a vincere in MotoGP?© Luca Gorini

Brad Binder e Miguel Oliveira hanno già calcato il gradino più alto del Red Bull Ring, si ripeteranno? Potenza Ducati da tenere d'occhio, Aprilia spera nel pieno potenziale di Aleix, Quartarato ipotetico sfavorito

16.08.2022 ( Aggiornata il 16.08.2022 10:43 )

Ogni volta in cui si arriva a Spielberg, ci si chiede: riuscirà KTM ad andare forte sulla pista di casa, magari vincendo il Gran Premio MotoGP d'Austria? Il Red Bull Ring è il giardino del Marchio di Mattighofen, gran conoscitore delle curve incastonate nella splendida Stiria.

Curve sì, ma soprattutto rettifili. Il saliscendi offre brucianti accelerazioni e brusche frenate, tornanti secchi, qualche piega medio-veloce. Tali caratteristiche sono, forse, introvabili negli altri tracciati presenti in calendario, perlomeno non così uguali a quanto dovranno affrontare i piloti in un luogo ricco di passi montani.

Brad Binder e Miguel Oliveira: occhio alle RC16 Factory


Il portoghese vinse nel 2020, il sudafricano lo scorso anno. Ciò significa che le RC16 abbiano un buon backgroud di sulla pista di appartenza alla bibita Red Bull. Lo stesso sponsor energizza la squadra ufficiale arancione, intenzionata a ripetere quanto fatto con Miguel due stagioni or sono, e con Brad circa dodici mesi fa.

Anche perché Oliveira ha già calcato quest'anno il gradino più alto del podio: ricordate la gara disputata nella pioggia indonesiana? C'è qui sopra la foto. Brad, dal canto suo, è arrivato terzo a Lusail; insomma, in Austria sperano di fare bene in Austria, questo è il concetto definitivo.

Ducati e la super Desmosedici


Andrea Dovizioso ha trionfato più volte al Red Bull Ring, mandando a quel paese un certo Marc Marquez. Il forlivese ha battuto la Honda, sì, però quando correva per la Ducati. Che la Desmosedici sia forte in Austria è cosa nota: nel 2021 anche il rookie Jorge Martin portò al successo la Rossa.

Senza nulla togliere allo spagnolo, anzi, lo inseriamo tra i candidati al primo posto domenicale. Tuttavia, è chiaro quanto le doti del quattro cilindri bolognese ben si trovino tra salite e discese della pista di casa KTM. Non è solo una questione di potenza, conta pure l'accelerazione. Pecco Bagnaia, lanciato in rimonta su Fabio Quartararo, si lecca le dita.

Aprilia e Aleix al cento per cento? Maverick pronto alla vittoria


Il catalano ha scoperto di aver il tallone destro rotto, sicchè si è fermato a riposare. Obiettivo suo e di Aprilia: arrivare al cento per cento al Red Bull Ring. Sarà così? Lo dirà il pilota dopo le FP1 del venerdì. Aleix sta tenendo i denti stretti sulla preda, non riuscita a fuggire a Silverstone.

O meglio, El Diablo ha guadagnato un solo punto su Espargarò in Gran Bretagna. Poco, ma sufficiente? Chissà. Ciò che è evidente, la crescita di Maverick: terzo ad Assen, gradino centrale in Inghilterra, indirizzato al successo a Spielberg. Vinales e la RS-GP ci sono, eccome se ci sono.

Quarta in difesa, teoricamente


La Yamaha soffre sul dritto, la Yamaha le prende in accelerazione, la Yamaha viene suonata nelle velocità di punta. Ci crediamo, però ricordiamo anche di come sia un pilota dotato di M1 - Monster Energy Factory di cui vi fa parte anche il qui sopra Franco Morbidelli - a detenere il titolo mondiale, con tanto di leadership provissoria.

Fabio, però, ha riattaccato con le lamentele. Ahia, cattivo segno. Quando lo ha fatto a principio del 2021, le ha prese. Quando ha smesso, ha vinto ed è salito sul podio. La moto di Iwata al pari di Ducati e Aprilia non si trova, lo sappiamo, ma non sta in vetta per caso.

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