In MotoGP come nella Formula 1: Red Bull vuole un team tutto suo

Ammettiamo che, sebbene sentita più volta, questa indiscrezione ci sembra clamorosa. Clamorosa però fattibile, a ben pensarci: Red Bull vuole rompere l'argine legato alle sponsorizzazioni, dedicando ancora più attenzione e investimenti in MotoGP. L'idea di allestire un team a proprio nome è ipotesi suggestiva, cosa ci sarà di vero?

Ecstar e personale, una sicurezza su cui puntare

Tempo addietro avevamo scritto come la struttura Ecstar - costituita da professionisti di prim'ordine - sarebbe in cerca di lavoro perché, come sappiamo, Suzuki ha deciso di abbandonare la MotoGP. Sebbene sembri ancora tutto surreale e soggetto a ulteriori mutamenti, lo scenario perderà la Casa di Hamamatsu dal 2023. E qualcuno spera ancora di no, tra cui noi.

Però, al momento la situazione è proprio come descritta. Invece, la squadra potrebbe essere in salvo, previo i due posti lasciati liberi proprio dalla Suzuki. Il team Ecstar e il relativo personale continueranno a lavorare, tuttavia cambiando loghi, colori e fornitura tecnica. Ma davvero cambierà fornitura tecnica?

KTM, GASGAS o...

Come sarebbe a dire? KTM ha già il Red Bull Ajo Factory, per RC16 ufficialissime. Tech3 costituisce la formazione satellite, con RC16... satellite. Cosa c'entra GASGAS? La volontà sarebbe di recuperare due ulteriori moto austriache - quattro, considerando i "muletti" - fornirle al team Ecstar, e appiccicare un adesivo che contraddistinga il nuovo progetto.

GASGAS appunto, già presente in Moto3 e nella middle class. A dire vero, Aspar usa due KTM monocilindriche in Moto3, mentre nella Moto2 sono propulsori Triumph unici per tutti i piloti, incastonati in telai Kalex. Ma oggi funziona anche così, sicché non ci stupiremmo se la GASGAS figurasse in qualità di costruttore iscritto in MotoGP, per una notizia anticipata da Carmelo Ezpeleta. Ora parliamo di Suzuki.

Macchè BMW

Precisando che la volontà di BMW nei confronti della MotoGP ci sarebbe anche, però non è vero che la Casa tedesca desideri subentrare. Perlomeno non subito o, se lo farà, con un progetto totalmente prototipale. Bah, la vediamo dura: faticano parecchio in Superbike, figuriamoci nella classe regina.

Mai dire mai, giusto?! Per ora mai. Piuttosto, torniamo a Suzuki, ancora lei. Uscirà dal campionato, sarà vero? La scritta sì, forse le moto no. Benché anche questa ipotesi ci appaia più che suggestiva e irrealizzabile, ammettiamo che, in qualche modo, le GSX-RR avrebbero senso nel continuare. Le moto, i ricambi e (addirittura) i disegni progettuali verrebbero venduti in blocco, i relativi fondi servirebbero a pagare le multe previste per i non rispettati contratti con Dorna, MSMA, IRTA e televisioni.

Red Bull mette le ali, non solo in Formula 1

Questo articolo è piuttosto lungo per essere proposto sul sito, ma pure sul settimanale cartaceo lo potrete trovare. E leggere: Il colosso della bevanda energetica ha grosso interesse nella MotoGP, sebbene alcuni dicano il contrario. Casomai, verrebbe tolta qualche singola sponsorizzazioni a piloti, diversi fondi ai team, ma il marchio vuole restare. Se è vero - e ci crediamo  che Repsol smetta con HRC Honda, se è altrettanto vero - e ci crediamo - che tornerà Petronas (già visto, lo sapete), Red Bull lascerà le RC213 V ufficiali, "vestendo" altre carene, codoni e cupolini.

E pure i parafanghi. E dove, con chi? Proprio previo il team Ecstar che, clamorosamente ma non troppo, avrà GSX-RR riconoscibili solo dalle linee e firmate Red Bull. E KTM come la prenderebbe, qualora tutto ciò fosse vero? Magari verrà trovata una soluzione, comunque il team Ajo avrebbe nella propria denominazione la scritta "KTM", mentre Red Bull sarà Red Bull. Lo abbiamo già visto in Formula: Red Bull non produce tecnologia, Red Bull la paga, la firma e vince.