Elegante ma determinato, con la MV il pilota emiliano conquistò un titolo, accendendo a fine anni ‘50 la rivalità con Ubbiali
Due titoli mondiali sono pochi per dare la misura di Tarquinio Provini: avrebbe potuto vincerne anche di più e non è stato fortunato ma resta un vincente, nelle gare e nella vita. Una specie di Valentino Rossi a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, fortissimo in pista e simpatico ai box. Tranne che a Carlo Ubbiali, suo compagno di squadra e nemico giurato nei due anni passati alla MV Agusta.
La loro rivalità rimase sufficientemente sotto traccia e mai ci furono episodi clamorosi ma caratterizzò fortemente quel periodo. Al punto che i giornali buttavano benzina sul fuoco e i tifosi qualche volta venivano persino alle mani.
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