"Non vedere Vale nel paddock è stato strano, ma dopo le nostre vittorie del Qatar era felice", è il racconto esclusivo dei due piloti italiani ai nostri microfoni
Qual è stato il segreto?
M: “Ero sereno, e felice che iniziasse il campionato. Avevo una leggerezza che mi faceva stare bene. Tanto che Mirko (Cecchini), il mio capotecnico, prima di lasciare la griglia di partenza mi ha detto: ‘Mi sa che sono più teso io di te’. Era vero”.
V: “L’unica cosa prestabilita era che, in caso di buona partenza, con la gomma morbida al posteriore avrei fatto un po’ di giri veloci per provare a dividere il gruppo e prendere un po’ di margine”.
A chi avete dedicato il trionfo?
M: “Al mio preparatore fisico, Carlo Casabianca, e a Mirko Cecchini, due figure decisamente significative”.
V: “La prima persona da cui mi sono fermato alla prima curva dopo il traguardo è stato mio padre. Quando vinco mi vengono in mente i miei genitori, per tutti i sacrifici che hanno compiuto e continuano a fare per il mio percorso”.
Quanto è importante questo successo per voi?
M: “Molto. Innanzitutto perché ho rotto un digiuno che durava da tanto tempo, tornare alla vittoria ha un sapore particolare. Inoltre è stata una vittoria più consapevole e più cercata di quella del Mugello. Una gara come quella del Qatar non si vince a caso”.
V: “Tanto, l’anno scorso è stato difficile per lunghi tratti. Poi c’è stata una svolta, ma ho fatto tanta fatica, quindi dopo un inverno in cui ci si allena e si fanno sacrifici, arrivare alla prima gara e riuscire a vincere è una bella ricompensa. Dà più consapevolezza e carica”.
Che emozione è stata?
M: “Un’esplosione di felicità, più che un pianto da emozione. Hanno prevalso la goduria e il gusto, mi veniva da ridere”.
V: “Tanta gioia, arrivata in un momento in cui non me l’aspettavo”.
Dopo questa vittoria quali sono gli obiettivi?
M: “Fare gare da protagonista con consapevolezza e costanza. Voglio fare di tutto per stare con i migliori”.
V: “Innanzitutto cercare di confermare la velocità mostrata. Poi spero di lottare per queste posizioni fino a fine campionato”.
Al ritorno in Italia, vi siete tolti uno sfizio?
M: “Siamo andati a mangiare la pizza con tutti i ragazzi dell’Academy. Abbiamo offerto noi”.
V: “Siamo andati a cena con gli amici, l’abbiamo festeggiata, ma niente di esagerato”.
Link copiato