50 volte Max Biaggi: auguri Corsaro!

50 volte Max Biaggi: auguri Corsaro!© Milagro

Il pilota romano, più vincente della storia di Aprilia con sei titoli mondiali ed unico italiano ad aver vinto il titolo Superbike, spegne 50 candeline. Oggi si divide tra team manager ed ambasciatore Aprilia

26.06.2021 ( Aggiornata il 26.06.2021 12:13 )

Un traguardo importante (cifra tonda) quello tagliato da Max Biaggi. Il 25 giugno il “Corsaro” ha compiuto 50 anni, 11 dei quali trascorsi con Aprilia, la Casa che lo ha lanciato nel Motomondiale e che lo ha portato ai 3 successi consecutivi in 250 più due titoli in Superbike con la RSV4.

Nel libro dei record di Biaggi anche il podio a 43 anni sulla pista di Sepang in qualità di wild card sempre in sella alla sua fidata RSV4 

Una carriera, quella del pilota romano, costellata da successi sulle piste di tutto il Mondo, e bagarre con i grandi del Motomondiale e le nuove leve del Mondiale Superbike. Oggi Max è doppiamente impegnato nel Motomondiale in qualità di team manager della sua squadra ed ambasciatore di Aprilia. 

Le parole di Biaggi


Queste le prime dichiarazioni del neo 50enne Max Biaggi: “E’ anche questo un bel traguardo, ed è bello festeggiarlo con tanti amici, con tutta la grande famiglia di Aprilia e celebrare insieme le tante vittorie che abbiamo colto insieme sulle piste di tutto il mondo. Soprattutto sono orgoglioso di essere stato per Aprilia il pilota più vincente di sempre e aver aggiunto i due titoli in SBK ha davvero un sapore particolare, perché li abbiamo colti a tanti anni di distanza dai mondiali vinti in 250. Come ad aver segnato con quei trionfi due epoche così diverse e così importanti. Ma devo dire che ora il pensiero è sempre rivolto in avanti, alle sfide che ci aspettano. Con Aprilia e con tanti amici piloti ed ex campioni continuo ad amare e a frequentare la pista. Mettermi alla prova, essere sempre veloce è un obiettivo che spero non perderò mai. Ci vediamo in pista, alla prossima uscita con la mia RSV4.”

Primo ed unico italiano titolato in Superbike


Romano verace, Max Biaggi è ad oggi ancora l’unico italiano titolato nel Mondiale Superbike ma non il più vincente. Due sono i titoli vinti tra le derivate di serie in sella all’Aprilia RSV4: 2010 davanti a Leon Haslam e 2012 vinto per solo mezzo punto a Magny Cours su Tom Sykes in un finale thrilling. 

Gli inizi – 125 Sport Production


Max Biaggi inizia la sua carriera motociclistica piuttosto avanti con l’età. Ha infatti 18 anni quando disputa la sua prima competizione nazionale 125 dopo che l’anno prima gli era stata regalata una minimoto. Nel 1990 vince il campionato italiano Sport Production e l’anno seguente Aprilia mette gli occhi su di lui, innamorata del suo stile di guida. Nello stesso 1991 vince il campionato europeo velocità ed arriva terzo nell’italiano con l’Aprilia del team Italia.

Il Motomondiale – la 250


Saltando a piè pari la 125, Biaggi debutta subito in 250 sempre con l’Aprilia. L’anno è sempre il 1991 e Biaggi disputa quattro gare raccogliendo 7 punti.

Il 1992 segna il suo ingresso vero in 250 come pilota titolare del team Iberna Motoracing Aprilia. Vince in Sudafrica e chiude quinto in campionato in una stagione nella quale l’Italia ha vinto tutte le gare con Cadalora, Reggiani, Chili e lo stesso Biaggi.

Nel 1993 lascia Aprilia per passare in Honda nel team Rothmans. Vince la gara di Barcellona e chiude quarto in campionato con 145 punti. A fine 93 firma per il ritorno in Aprilia, guidata da Carlo Pernat.

La stagione 1994 di Biaggi è incredibile. Centra 10 podi su 14 gare (5 vittorie) e vince il primo titolo Mondiale della sua carriera.

Con 12 podi su 13 gare (8 successi) si conferma campione, replicandolo poi nel 96 con 11 podi su 15 gare (9 successi). A fine stagione il “tradimento”: secondo passaggio in Honda.

Nel 1997 passa nel team Kanemoto. Centra il poker di titoli nella quarto di litro per soli due punti sul compagno di box, il tedesco Ralf Waldmann. 

Max Biaggi, stagione 1997: la rivincita su Aprilia ed il quarto sigillo in 250

Il Motomondiale – la 500


Quattro titoli in 250 aprono le porte della 500 al “Corsaro”. Da rookie della categoria va a sfidare nientemeno che il grande Mick Doohan. Alla prima gara in Giappone centra subito la prima vittoria di carriera nella Top Class, bissata poi nella sua Brno. A fine stagione però sarà ancora Doohan a confermarsi campione con Biaggi al secondo posto.

Nel 1999 passa in Yamaha con al fianco Carlos Checa. Vince in Sudafrica e chiude quarto in campionato con 194 punti.

L’anno successivo è ancora in Yamaha, sempre al fianco di Carlos Checa. Max vince a Brno ed in Australia chiudendo al terzo posto dietro Roberts Jr e Rossi.

La stagione 2001, l’ultima della 500, è vissuta tutta sul duello italiano Rossi-Biaggi. Tra gomitate e diti medi in Giappone, il campionato ha il suo epilogo in Australia. Rossi vince l’ultimo titolo della 500 mentre Biaggi rimane ancora a bocca asciutta.

Il Motomondiale – la MotoGP


Nel 2002 inizia una nuova era per il Motomondiale. Arrivano le 990 cc 4T che affiancheranno le vecchie 500 nella prima fase di stagione. La M1 di Biaggi non è al livello della RCV211 a 5 cilindri di Rossi ma il romano ci mette tanto del suo chiudendo al secondo posto alle spalle del rivale riuscendo anche a portarsi a casa due gare.

L’anno successivo torna in Honda con il team di Sito Pons ed una RC211V clienti. Biaggi vince due gare e chiude al terzo posto alle spalle di Rossi e Gibernau.

Nel 2004 è ancora con il team del manager spagnolo. Questa volta vince soltanto in Germania e chiude ancora al terzo posto, sempre dietro Rossi e Gibernau.

Per il 2005 passa nel team ufficiale Honda Repsol con al fianco Nicky Hayden. La stagione è piena di problemi, Biaggi coglie solo 4 podi e chiude quinto in campionato con 173 punti. A fine stagione lascia la MotoGP per prendersi un anno sabbatico

Chiude la sua carriera nel Motomondiale con 4 titoli mondiali, 42 vittorie, 111 podi, 56 pole e 2892 punti conquistati in 215 gare

La Superbike – la seconda vita


Dopo diversi test, il 15 settembre 2006 Max Biaggi firma con il team Alstare Suzuki di Francesco Batta per debuttare in Superbike nel 2007. L’esordio è da urlo: vince subito al debutto gara-1 in Qatar. Vince anche a Brno e nella pista di casa di Vallelunga chiudendo terzo in campionato.

Nel 2008 passa alla Ducati del team Sterilgarda Go Eleven. La stagione è piuttosto complessa ma Max coglie comunque 7 podi che gli fanno chiudere l’anno al settimo posto. A fine stagione firma per Aprilia per la stagione 2009.

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano” vero Max? Si ricompone quindi il binomio Biaggi-Aprilia che ha fatto le fortune di Noale. La prima stagione della RSV4 è di “rodaggio” ma il potenziale della moto si vede. Quarto posto finale con vittoria a Brno e 9 podi.

Il 2010 è l’anno giusto per il titolo. Titolo che effettivamente centra con 10 successi e 14 podi complessivi.

Nel 2011 non gli riesce la conferma del titolo, Checa ed Althea Ducati sono imbattibili. Arriva comunque terzo in campionato nonostante l’infortunio occorsogli in Germania che gli fa saltare tre round.

L’anno successivo invece arriva la riscossa. La stagione è un susseguirsi di colpi di scena fino all’epilogo di Magny Cours con il finale thrilling. Titolo bissato per solo mezzo punto su Sykes.

Il 7 novembre a Vallelunga annuncia il primo ritiro dalle competizioni dopo due titoli mondiali, 21 vittorie, 71 podi, 5 pole e 2102 punti in 159 gare

Commentatore tecnico Mediaset


Terminata la sua carriera agonistica, nel 2013 firma con Mediaset per il ruolo di commentatore tecnico nella squadra Superbike dell’emittente tv lombarda. Ruolo che ricopre fino al 2015 quando viene richiamato dall’Aprilia.

Secondo stint Superbike e secondo ritiro


Nel 2015 Aprilia lo chiama per affidargli il ruolo di collaudatore della RSV4 RF. Torna in pista in qualità di wild card per i round di Misano e Sepang cogliendo, a 43 anni, l’ultimo podio della sua carriera.

Il 9 giugno 2017 è vittima di un incidente in allenamento sul circuito “Il Sagittario” di Latina. Riporta diversi traumi e lo shock dell’incidente gli fa prendere la decisione di ritirarsi definitivamente dalle gare.

Elettrico


Max Biaggi si è interessato anche al mondo dell’elettrico. Nel 94, ancora agli albori di questa nuova energia per i motori, ha partecipato allo sviluppo della Violent Violet, un prototipo su base Gilera SP costruito dall’Ingegner Fabio Fazi, con la quale sul circuito di Nardò ha fatto segnare 5 diversi record, tra i quali quello di velocità (168 km/h)

Nel 2019 ha collaborato con la Voxan per lo sviluppo di un prototipo da corsa. In sella a questa moto ha stabilito 11 nuovi primati, su tutti quello di velocità (408 km/h)

Esclusiva, Max Biaggi: “La mia vita è una sfida continua, ma non sono uno scavezzacollo!”

Dirigente


Dal 2016 il Corsaro ricopre il ruolo di team manager. Ha fondato l’omonimo team Max Racing Team che nel biennio 2017-2018 ha corso nel CIV per poi spostarsi, nel 2019, nel Mondiale Moto3 ottenendo con Aron Canet il secondo posto Mondiale alle spalle di Dalla Porta

Biaggi è anche Ambassador di Aprilia nel Mondo.

Tanti auguri Max!

 

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