Ritiri eccellenti: cosa sto facendo qui?

Se lo domandò Angel Nieto nel 1986: fu il segno che la sua leggendaria carriera era finita. Come lui, Agostini, Roberts, Hailwood, Spencer, Stoner, Lawson e Gardner dimostrano che l’addio ha mille volti. E che la riflessione davanti a Rossi è complicata

A casa


Uno dei ritiri più sorprendenti è quello annunciato a soltanto 26 anni da Casey Stoner, in quel momento al top dopo due titoli della MotoGP.

È il 2012 e a Indianapolis, l’australiano rimedia un brutto infortunio a un piede, che lo costringe a saltare quattro GP. Le chance di titolo svaniscono, ma non la possibilità di vivere un ultimo giorno di gloria. E avviene in casa, a Phillip Island, dove Casey è imbattuto da cinque anni. Il sesto successo arriva alla maniera di Stoner, con ritmo fenomenale, senza bisogno di sorpassi.

Nel modo peggiore 


Il motociclismo ha compiuto passi da gigante a livello di sicurezza, non soltanto per quanto riguarda i tracciati, ma anche per le moto, che non causano con la frequenza di un tempo cadute violente, come le 500 che spesso scaraventavano via i piloti con gli high side. Quelle 500 che hanno costretto campioni del Mondo in carica a dire basta in maniera traumatica. Come Wayne Rainey e Mick Doohan.

È il 1993 e il californiano, tre volte campione in carica, è al comando della gara di Misano, terzultimo appuntamento, ma la caduta alla prima curva lo lascia paralizzato dalla vita in giù. È il modo crudele in cui Rainey deve chiudere con l’attività tanto amata.

Doohan, invece, dice addio nel 1999, sette anni dopo l’infortunio alla gamba ad Assen, dove aveva dato l’addio al titolo - dopo un avvio da dominatore - e aveva rischiato l’amputazione dell’arto. Dopo oltre un anno di guida in condizione menomate, Doohan era tornato al top, assicurandosi cinque titoli consecutivi, sfruttando anche il ritiro di Kevin Schwantz nel 1995, a sua volta per guai fisici. Ma la corsa al sesto Mondiale di Doohan si ferma nelle prove di Jerez, con una terribile caduta che mette fine alla sua carriera.

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