Manx GP, Italia al top: Bottalico e Majola al comando nella classe Junior

Manx GP, Italia al top: Bottalico e Majola al comando nella classe Junior© Manx GP

Maurizio e Andrea, entrambi in sella alle Paton, hanno chiuso in prima e seconda piazza le penultime prove sul Mountain Course: ecco cosa ci hanno detto

25.08.2023 ( Aggiornata il 25.08.2023 13:05 )

E' una grande Italia, quella di quest'anno al Manx Grand Prix. Nonostante lo sfortunato epilogo di Stefano Bonetti nella Classic Superbike, i piloti tricolore stanno vivendo un'edizione 2023 da assoluti protagonisti, specialmente per quanto riguarda la classe Junior. Qui, infatti, nella penultima sessione di prove prima della gara (in programma nella giornata di sabato) troviamo Maurizio Bottalico e Andrea Majola davanti a tutti. Li abbiamo contattati per farci raccontare le loro sensazioni: ecco cosa ci hanno detto.

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Bottalico: “Mi trovo bene sulla Paton, ma ho ancora margine”


Nella sessione serale, Maurizio ha completato un ottimo giro a 115.239 miglia orarie di media (con partenza da fermo) che gli è valso la prima posizione in sella alla Paton S1-R del Team ILR di Ian Lougher. Un risultato che lo rende chiaramente soddisfatto: “Stiamo lavorando nella direzione giusta, effettuando delle modifiche all'anteriore e sui semimanubri che mi hanno permesso di andare davvero forte nonostante la partenza da fermo. Per me la Paton è una moto ancora da scoprire, ma inizio a sentirla mia e c'è ancora margine per migliorare ulteriormente”.

Bottalico è impegnato anche nella classe Senior con la Honda CBR600RR: “Anche lì stiamo trovando la quadra, macinando chilometri pur preservando i motori in vista della gara. Nel complesso, comunque, sono contentissimo perché stare così avanti è una bella emozione e sto cercando di godermi ogni momento. Non vedo l'ora che sia sabato ed andare in gara”.

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Majola: “Che emozione ritrovarsi là davanti!”


Alle spalle di Bottalico ha chiuso Andrea Majola con la Paton del Manici Racing Team by VAS Engine, che si è confermato nelle posizioni di vertice come già accaduto nella giornata precedente con un giro a 114.532 miglia. “Majo” si è detto contento, restando tuttavia con i piedi per terra: “E' ancora lunga e la gara sarà tutta un'altra cosa, ma ammetto che leggere il proprio nome là davanti è un'emozione immensa già durante le prove. Ho preso qualche rischio, ma fa parte del gioco e il team sta lavorando alla grande per darmi una moto praticamente perfetta”.

Sono iscritto anche alla Classic Superbike con la Ducati, ma chiaramente ora il focus principale è la classe Junior visto che con la Paton siamo nelle posizioni che contano”, prosegue Andrea. “E' normale che andando così forte l'ansia e la paura siano presenti, ma mi sento bene in sella. Non voglio illudermi e adesso diventa fondamentale mantenere la calma, visto che ci giochiamo qualcosa di davvero importante”.

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