Manx GP, un altro italiano sull'Isola di Man: Salvo Sallustro al via

L'Italia sta tornando grande nel mondo delle corse su strada, dove negli ultimi anni i piloti tricolore hanno ricominciato a brillare in tutti gli eventi principali. Da Stefano Bonetti vincitore della North West 200 nel 2019 (e ad un passo dal podio quest'anno al TT) a Francesco Curinga vincitore del Manx GP lo scorso anno, passando per Maurizio Bottalico e Andrea Majola, sono tanti i centauri italiani in grado di essere davvero competitivi nelle gare più prestigiose del panorama stradale.

A loro si sta per aggiungere Salvo Sallustro, già da diversi anni protagonista del Campionato Italiano Velocità Salita, il quale ha preso parte anche all'IRRC, in cui ha gareggiato sul tracciato belga di Chimay. Quest'anno anche lui avrà l'occasione di debuttare sui 60 chilometri del Mountain Course sull'Isola di Man, visto che disputerà il Manx Grand Prix 2023 nella categoria Junior (la Supertwins) in sella ad una Kawasaki schierata dal team di Dave Madsen-Mygdal.

Sallustro: “Avrò tanto da imparare, ma è un sogno che si avvera”

---

Madsen-Mygdal è una vera e propria istituzione nonché leggenda dell'Isola di Man, con quasi 130 partenze all'attivo dagli anni '80 ad oggi. La sua immensa esperienza sarà certamente d'aiuto per Sallustro, il quale gareggerà da “newcomer” a tutti gli effetti; negli scorsi giorni, Salvo ha già avuto modo di effettuare una prima presa di contatto con l'Isola: ecco cosa ci ha raccontato a riguardo, impaziente di correre sul tracciato più antico e prestigioso al mondo.

“E' successo tutto molto in fretta, perché la conferma della nostra partecipazione è arrivata tardi e quindi abbiamo dovuto rivedere i nostri piani, rinunciando all'Europeo Hill Climb all'ultimo momento per concentrarci al massimo sul Manx Grand Prix”, ha spiegato Sallustro. “Mi sono recato immediatamente sull'Isola di Man per effettuare i primi giri e conoscere il tracciato insieme ad un istruttore, che nel mio caso è anche colui che mi darà la moto, ovvero Dave Madsen-Mygdal”.

“Mi ha dato dei consigli utili spiegandomi qualche segreto del tracciato, evidenziando come si debba andar forte per avere maggior controllo e prendere meno rischi, utilizzando traiettorie che permettano di trasformare il più possibile le curve in rettilinei”, prosegue il centauro siciliano. “So che ci sarà tantissimo da imparare essendo la mia prima volta al Manx, ma sarà il coronamento di un sogno e non vedo l'ora di correrci”.

IRRC, Peter Hickman inarrestabile: correrà nella leggendaria Imatra