Alex sul 2025 dei tre diapason: "Ogni pilota porterà un know-how diverso e utile alla M1, e il team Pramac offrirà un prezioso aiuto"
Yamaha e Alex Rins ci hanno ospitato presso lo stand allestito in EICMA, dove il marchio di Iwata ha allestito video e interviste. Ai nostri microfoni il catalano del team Monster Energy ha stilato il bilancio stagionale della MotoGP che finirà al Montmelò: "Annata di alti e bassi, condizionata anche da un mio infortunio e qualche ostacolo di troppo. Nel complesso, comunque, abbiamo lavorato bene e duramente, infatti la M1 ha mostrato miglioramenti nel Gran Premio di Malesia. Il mio processo di adattamento si è dimostrato molto buono. Sono contento della crescita, meno dei risultati".
Il numero 42 blue sottolinea quanto i tre diapason stiano spalancando l'acceleratore per recuperare terreno dalla vetta: "Lo step compiuto a Sepang si è visto. L'elettronica evoluta aiuta, come il telaio nuovo, nonostante un po' di confusione avuta a metà stagione. Il materiale era parecchio, ma adesso abbiamo trovato una linea valida. Lo conferma il propulsore: la potenza deve crescere, come servirebbe efficaci ingresso curva e percorrenza. Nell'ultimo weekend l'elettronica ha offerto il quid in più, con base di motore 2025".
Dopo il Montmelò potrete fruire del contributo Pramac Racing
"Siamo contenti. Un team in più coadiuva lo sviluppo. Miguel Oliveira arriva da Aprilia, le sue info sono utili. E Jack Miller da KTM col proprio contributo" oltre agli anni spesi sulla Desmosedici "Pramac porta know how Ducati, io ho corso con Suzuki e Honda, perciò l'anno prossimo avremo tutto, ogni tipo di conoscenza".
Colpo secco. Chi vince tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia?
"Entrambi sono fortissimi piloti, ma lo merita Martin. Rispetto all'anno scorso è più centrato, forte e maturo. E ha commesso meno errori".
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