Il pilota Ducati, i Jorge Viegas e Giovanni Copioli oltre al Presidente del CONI Giovanni Malagò sono stati in udienza dal Santo Padre
Una giornata diversa dal solito quella che hanno passato lunedì Pecco Bagnaia, i Presidenti di FIM e FMI Jorge Viegas e Giovanni Copioli oltre al Presidente del CONI Giovanni Malagò. Nell’anno del 120° anniversario della FMI, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza Privata nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico le massime cariche delle Federazioni Internazionale ed Italiana di Motociclismo.
Nel suo saluto il Pontefice ha ringraziato le Federazioni per l’impegno sociale nel prevenire gli incidenti sia in pista che in strada ma ha anche scherzato sulla sua condizione fisica paragonandola ad una moto vecchia: “La diffusione dell’educazione stradale – prevista anche dai vostri Statuti attraverso l’organizzazione di corsi da svolgere nelle scuole – vi rende merito. In questo modo, avete la possibilità di far riflettere i ragazzi, che ammirano i campioni delle “moto” ma spesso sono incoscienti dei pericoli. Per questo il tempo dedicato alle iniziative didattiche in tal senso è un investimento a favore della vita. Grazie per quello che fate per aiutare ed educare in questa linea! Anche voi, per favore, pregate per me, che ho bisogno di preghiere. Perché? Perché il mio lavoro è molto accelerato e la mia moto è invecchiata e non funziona bene.”
A margine dell’incontro con il Santo Padre hanno parlato i Presidenti di CONI, FIM ed FMI oltre al tre volte campione del mondo
Giovanni Malagò ha dichiarato: “È stato un onore partecipare all'udienza del Papa insieme alle federazioni motociclistiche italiana e internazionale, guidate dai Presidenti Giovanni Copioli e Jorge Viegas, alla presenza tra gli altri del nostro campione Pecco Bagnaia, per certificare l'impegno costante delle due realtà istituzionali nella promozione di questa fantastica disciplina, partendo dalla sicurezza e dai valori che ne rappresentano elementi irrinunciabili. Una mission pienamente condivisa, che ispira le linee programmatiche del CONI e dell'intero movimento, con l'obiettivo di trasmettere ai giovani, gli stessi citati dal Santo Padre, i più importanti principi sportivi, facendone l'architrave di una crescita sana e armonica.”
Jorge Viegas ha detto: “In questo anno molto speciale in cui la FIM celebra il suo 120° anniversario, abbiamo avuto un'incontro emozionante con Papa Francesco che ci ha accolto in Vaticano con umanità e amore. Abbiamo pregato insieme per tutta la comunità motociclistica e in particolare per la famiglia FIM, sia essa cattolica o meno. Ringrazio la Federazione Motociclistica Italiana e il suo Presidente, Giovanni Copioli, per questa incredibile opportunità.”
Gli fa eco Giovanni Copioli, Presidente FMI e Vicepresidente FIM: “L’Udienza con il Santo Padre ha rappresentato un momento storico e davvero emozionante. Nel suo messaggio Papa Francesco ha coniugato le due anime del motociclismo, quella sportiva e quella sociale, sottolineando quanto sia importante rivolgersi ai giovani e alle generazioni future. Le sue parole ci danno una grande spinta, un ulteriore impulso per continuare sulla nostra strada, con idee, iniziative e progetti che mirano a diffondere i valori positivi del nostro mondo. Sono stato particolarmente orgoglioso di condividere questo incontro con due uomini di sport e amici come i Presidenti del CONI, Giovanni Malagò, e della FIM, Jorge Viegas e con un campione come Francesco Bagnaia.”
Pecco Bagnaia ha aggiunto: “E' stato un grande onore essere ricevuto dal Santo Padre, un'occasione unica che porterò sempre dentro di me. Sono stato profondamente colpito dal suo carisma e dalle sue parole, con le quali ha messo in evidenza la sua attenzione verso i giovani e giovanissimi. Insieme alla Federazione Motociclistica Italiana e alla Federazione Internazionale di Motociclismo abbiamo condiviso un momento che mi ha segnato come uomo e come sportivo.”
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