Da pilota a coach: Luca Fabrizio racconta la sua Academy | Esclusiva

Da pilota a coach: Luca Fabrizio racconta la sua Academy | Esclusiva

Dopo aver appeso il casco al chiodo, da diversi anni il romano si occupa della crescita di giovani talenti. Gli abbiamo chiesto qualcosa in più: ecco cosa ci ha svelato

03.01.2024 ( Aggiornata il 03.01.2024 17:00 )

Negli ultimi anni, sono state tante le Academy nate con l'obiettivo di far crescere i giovani talenti portandoli fino ai palcoscenici più importanti. Basti pensare alla VR46 di Valentino Rossi o alla Cuna de Campeones in Spagna, giusto per citarne alcune tra le più celebri, ma in Italia ce n'è una in grande crescita: la Luca Fabrizio Riders' Academy.

Creata nel 2019 dall'ex pilota Luca Fabrizio (fratello di Michel, dai trascorsi in MotoGP e nel mondiale Superbike), ha come “base operativa” il circuito di Aprilia e conta al proprio interno oltre una decina di piloti, dai giovanissimi impegnati nel CIV Junior fino a volti già noti del panorama internazionale come il campione PreMoto3 del 2022 Leonardo Zanni, il talentuoso Jacopo Hosciuc e anche Luca Lunetta, prossimo al debutto come pilota titolare nel mondiale Moto3. Abbiamo chiesto a Fabrizio qualcosa in più sul suo interessante progetto: ecco cosa ci ha detto in esclusiva.

Dal Friuli a Daytona: Simoe Toso, "cervello elettronico" multitasking

Fabrizio: "L'Academy mi ha fatto tornare la passione per le moto"


Luca, come è nata l'idea di aprire un'Academy?

E' nata dalla voglia di rimettermi in gioco continuando a frequentare il mondo del motociclismo anche dopo aver concluso la mia carriera da pilota. Quando mi sono ritirato nel 2015, il mio amore per le moto era diminuito parecchio visto che ho dovuto smettere per ragioni economiche, ma aiutare i giovani talenti a crescere ha fatto riaccendere la passione. Ho cominciato nel 2019 con un pilota della R3 Cup, ma ora il progetto è diventato una bella realtà”.

Segui tanti piloti, soprattutto giovanissimi...

Sì, ora la Riders' Academy conta al proprio interno numerosi nomi giovani ma molto promettenti come Leonardo Zanni, campione PreMoto3 nel 2022, Jacopo Hosciuc, la promettente Luana Giuliani, Luca Agostinelli, Gabriel Tesini e, a partire da quest'anno, anche Luca Lunetta, che sta per esordire nel Motomondiale con il team di Paolo Simoncelli”.

Road Races, ufficiale: Ian Hutchinson torna a correre con il team Padgett's

I pro, i contro ed il prezioso aiuto di Michel Fabrizio


Qual è l'aspetto più soddisfacente di questo ruolo?

Senza ombra di dubbio vedere i risultati che vengono ottenuti dai piloti che fanno parte della Academy. E' davvero gratificante, perché è ciò per cui lavoriamo sempre duramente ed è bello vedere che tutti gli sforzi alla fine portano a grandi prestazioni in gara”.

E il più complicato?

Il rapporto con i genitori. A volte, trattandosi quasi esclusivamente di ragazzi molto giovani, è complicato fargli capire che i loro figli vanno sì incitati, ma senza esagerare. Il motociclismo è uno sport pericoloso e i ragazzi devono essere tranquilli, sentendosi a proprio agio quando sono in sella e, soprattutto, tranquilli dal punto di vista mentale”.

Tuo fratello Michel ti aiuta?

Sì, mi dà una mano soprattutto per quanto riguarda i consigli da dare ai piloti che corrono a livello internazionale, visto che lui ha corso per tanti anni nel mondiale e può mettere la sua esperienza a disposizione di coloro che stanno compiendo i primi passi verso i palcoscenici più importanti. Oltre a Michel, però, ci tengo a ringraziare anche il preparatore atletico Marco Di Marcello, Natale Putortì, Marco Poma e il loro circuito di Aprilia, visto che è la nostra base operativa. Tra pista, palestra e piscina ci permettono di lavorare nelle migliori condizioni possibili e sono parte integrante di questo progetto, che mi auguro possa continuare a crescere ulteriormente”.

Adrien Van Beveren e l'importanza della Dakar: "E' tutta la mia vita"

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi