Vittima di un brutto incidente a Portimao durante il JuniorGP Moto2, dopo 10 giorni di apprensione il pilota tranquillizza tutti sui social
Sono stati dieci giorni lunghissimi per i familiari, amici e tifosi di Carlos Tatay, lo spagnolo non ha trovato spazio nel mondiale Moto3 e ha cercato fortuna nel JuniorGP Moto2 riuscendo a salire sul podio in tre gare su quattro prima di Portimao con la vittoria di Jerez a coronamento di un ottimo inizio di stagione. A Portimao il valenciano si trovava in seconda posizione alle spalle di Senna Agius quando ha perso il controllo della propria moto in staccata alla prima curva. Purtroppo Tatay è scivolato in un punto in cui non era presente la sabbia a rallentare ed è finito per sbattere contro le barriere alzano nuove polemiche sulla sicurezza della pista che negli ultimi anni ha ospitato MotoGP, SBK, JuniorGP oltre che la F1.
Le condizioni di Carlos Tatay nonostante sia stato soccorso velocemente in pista, tanto che la gara non è stata interrotta, sono sembrate subito complicate. Il pilota ventenne è stato operato d’urgenza all’ospedale di Faro e solo dopo che le sue condizioni si sono stabilizzate è stato trasferito in una struttura spagnola dedicata al suo tipo di lesioni. Il team SAG Racing ha diramato un comunicato dopo il trasferimento: “Al momento la prognosi del nostro pilota è ancora riservata. La strada da percorrere sarà lunga e a volte difficile, ma sia la sua forza fisica che mentale ci incoraggiano a fidarci che il processo darà i suoi frutti. Siamo con te Carlos!”
Nella serata di mercoledì 12 luglio poi la notizia tutti aspettavano, Carlos Tatay sui propri social ha pubblicato una foto che lo ritrae a braccia alzate nel letto d’ospedale. Finalmente sveglio e mobile nonostante tutte le paure dei giorni scorsi. A balzare all’occhio nel suo messaggio è proprio l’hashtag “Recovery”, segnale che il valenciano sta già pensando ai prossimi step per poter tornare in pista il prima possibile. L'incubo sembra fortunatamente finito e ora arriverà la parte probabilmente più lunga e complicata, la riabilitazione che lo porterà di nuovo a sfidare i colleghi per riprendersi un posto nel mondiale.
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