MotoGP, Marquez duro con il nuovo arrivato Mir

La nuova formazione scelta dalla Honda porta la mente al passato, quando Alberto Puig mise vicini di box Jorge Lorenzo, cinque volte campione, e Marc Marquez, otto volte iridato. Infatti, nel giorno dell'unveiling della nuova RCV lo spagnolo di Cervera chiama il duo di piloti, lui e Mir, con un appellativo che ha usato solo appunto nel 2019: “dream team”.

Honda e i piloti perfetti

---

Non ha portato molto bene a Lorenzo che nello stesso anno ha concluso la carriera senza risultati del suo livello. Invece per Marc fu l’anno della consacrazione con il sesto titolo di MotoGP.

Joan approda in HRC in un periodo dove la Honda deve rialzarsi e dove l’unico a vincere, oltre a Marc, è stato Cruthclow. Non proprio una situazione ottimale, ma il maiorchino è un pilota che accetta le sfide complicate e molte volte le supera, come fece con la Suzuki coronandosi campione contro ogni aspettativa.

Nell’ultimo periodo Marc ha saltato ben 23 gare a causo dell’infortunio al braccio. Quest’anno però rientra al 100% fin dall’inizio della stagione, e oggi ha partecipato alla presentazione della moto. Lo stesso spagnolo è stufo di vedere la HRC così in basso e in tal senso dichiara: “Se un pilota Repsol Honda non può vincere, deve vincere l'altro! Quindi entrambi dobbiamo essere in grado di trionfare: se indossi questi colori devi.” Le parole risuonano come un avvertimento, sia per Mir, che per tutta la squadra, quasi a dire che è inammissibile che una casa di livello come quella giapponese non riesca a portare sul podio almeno un pilota.

Quali sono i problemi in Honda? Scoprilo nella pagina successiva!