Tonucci, MTA Racing: "Il warm up era il paracadute della Moto3"

Tonucci, MTA Racing: "Il warm up era il paracadute della Moto3"

Alessandro, ex pilota e manager della formazione KTM: "Togliere la sessione domenicale di riscaldamento comporta rischi, soprattutto se nel sabato un pilota è scivolato o ha avuto problemi tecnici"

21.02.2023 ( Aggiornata il 21.02.2023 15:06 )

I test prestagionali sono dietro l'angolo, e Alessandro Tonucci non vede l'ora di tornare in azione. Il manager dell'Angeluss MTA Racing scalpita, da bravo ex pilota quale era. Al secondo anno di Moto3 iridata, la formazione equipaggiata da KTM nutre importanti aspettative: "Sì - la conferma di Tonu - confermare la linea piloti costituisce per noi un dato importante. Stefano Nepa è l'esperto dei due, Ivan Ortolà il giovane. Entrambi vantano talento e motivazione, figurare nuovamente assieme rappresenta un vantaggio per tutti. Per loro, per noi".

Voi, ovvero, una squadra coesa e che sa divertirsi.

"L'unione di gruppo è caratteristica fondamentale, che non si può inventare. C'è o non c'è. Da noi c'è (ride), eccome se c'é. Soprattutto nelle trasferte extraeuropee, sappiamo divertirici e spensierarci nel tempo libero, mantenendo un contestuale massimo impegno nei weekend di gara".

Weekend, quanti: nel 2023 ben 21.

"Bè, a dire il vero, cambia poco rispetto al 2022. Originariamente, l'anno scorso avremmo dovuto affrontare 21 Gran Premi, ma è stata annullata la tappa finlandese. Adesso ne abbiamo altrettanti, 21, però con una uscita in più fuori dal Vecchio Continente. Cambia qualcosa? Si vola di più, in teoria".

Volere volare: Angeluss MTA Racing punta al podio


A proposito di volare, come andranno le monocilindriche MTA Racing spinte dallo sponsor Angeluss? Diremmo bene, come già visto nella sfida completata durante il cammino 2022: "Dico bene pure io - ancora Alessandro, sorridente - la nostra crescita si è confermata costante, però adesso puntiamo al podio. Anzi, ai podi".

Plurale, non singolare.

"Certo, perché abbiamo disputato ottime gare, sicché, più di una. E siamo pronti a ripeterci, regalando a sostenitori e partner quanto meritano: vedere Stefano Nepa e Ivan Ortolà sugli ambiti gradini, alzare al cielo i trofei. Rimanendo coi piedi per terra, sappiamo che l'impresa sia concretizzabile".

Sei, o meglio, siete determinati.

"Senza dubbio. Nel 2022 abbiamo debuttato forte, finendo ottavi su quindici formazioni iscritti nella Moto3 mondiale. Ottimo. Adesso, tuttavia, desideriamo top five su top five. Conosciamo bene la KTM, progetto congelato nel periodo pandemico. Le evoluzioni arriveranno nel 2024, nel frattempo sfuttiamo ogni dettaglio".

Una stagione in più porta dati utili da sfruttare.

"Esatto, infatti analizzeremo i singoli parametri, mettendoli a frutto. Facile non sarà, anche perché, tra le altre cose, i turni di prove sono stati ridotti nei minuti di pista. E, come sappiamo, il warm up è abolito. Il fine settima sarà più tirato e intenso, coi relativi rischi del caso".

Quanto era importante la sessione domenicale di "riscaldamento"?

"A chi sostiene non servisse, rispondo contrariamente: il warm up serve, e mica poco. Può succedere di aver prblemi sabato e incidenti, magari la moto è ne esce storta dall'incidente. Togliendo il warm up, il pilota e i meccanici si accorgerebbero dell'eventuale precisione solo in gara. Il warm up era utile in termini di sicurezza, fungeva da paracadute. Dovremo adattarci all'inedito format, subito".

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