MotoGP, Marquez, Miller, Mir & co: primi assaggi (agrodolci) di una nuova vita

MotoGP, Marquez, Miller, Mir & co: primi assaggi (agrodolci) di una nuova vita© Luca Gorini

Alex subito veloce con la Ducati, al pari di Oliveira e Fernandez con Aprilia. Jack necessita di tempo, Joan e Rins di soluzioni

14.02.2023 ( Aggiornata il 14.02.2023 11:09 )

Il verbo cambiare nasconde al suo interno tante sfumature. Nuove opportunità, ma anche grandi rischi, per assumere occorre coraggio. Un concetto che vale anche in MotoGP, dove ogni anno il mercato rimischia le carte in un modo o nell’altro, con cambi di casacca tutti da seguire. Il 2023 non ha fatto eccezione, dato che sia alcuni big che alcuni giovani in cerca di riscatto hanno deciso di cambiare, saltando in sella ad un mezzo diverso.
 
Ovviamente è presto per fare bilanci, del resto il primo test ufficiale è appena passato in archivio, ma i primi exit pool sono certamente già emersi. Ne sa qualcosa Alex Marquez, forse il pilota che maggiormente sta beneficiando del cambio di moto. Il passaggio dalla Honda del team LCR alla Ducati del team Gresini ha infatti subito restituito il sorriso allo spagnolo, che pochi mesi dopo l’ultima volta a Sepang ha fatto segnare tempi decisamente migliori. Basta mettere a paragone il suo giro di qualifica del GP 2022 ed il suo miglior giro dei test, per notare una differenza di quasi due secondi: un abisso, che si rispecchia anche nei cronologici dello spagnolo

Oliveira e Fernandez: uniti nel segno di Aprilia

Migliorativo sembra essere stato il cambiamento optato da Miguel Oliveira, passato da KTM – con la quale è comunque riuscito a conquistare 5 vittorie in 4 anni ad Aprilia, nel momento certamente di maggiore crescita della casa di Noale. Il portoghese infatti ha ereditato la RS-GP 2022 che tanto bene ha fatto con Aleix Espargarò e Maverick Vinales, risultando subito veloce. Ben otto i decimi di miglioramento per Miguel tra le qualifiche dell’anno scorso ed il giro veloce nei recenti test, con la soddisfazione aggiuntiva del secondo posto nel day 2 malese.
 
Nella classifica combinata della tre giorni Oliveira si è dovuto accontentare della P15, ma le sue parole – “E’ una moto sensibile e tecnica, dove la guida conta più della messa a punto” – lasciano presagire ampi margini di crescita. Discorso che vale anche per il suo compagno di box Raul Fernandez, che meglio di Miguel ha fatto nel computo dei tre giorni, grazie all’11° posizione.
 
Per quanto concerne lo spagnolo la situazione è “semplice”: arrivato in MotoGP con i gradi di possibile fenomeno la sua crescita è stata in parte arrestata dalle difficoltà della KTM e del team Tech3, come testimoniato anche dai piazzamenti di Remy Gardner, ma ora ecco la grande occasione per confermare le aspettative.

Espargarò, Miller e dei cambiamenti forzati... scoprili nella prossima pagina!

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