Test Sepang, Di Giannantonio e A. Marquez soddisfatti: “Ottimo inizio”

Test Sepang, Di Giannantonio e A. Marquez soddisfatti: “Ottimo inizio”© Luca Gorini

Sia il pilota italiano che lo spagnolo hanno concluso positivamente la tre giorni di test in Malesia, trovandosi immediatamente a loro agio con le Ducati del Team Gresini

12.02.2023 ( Aggiornata il 12.02.2023 12:03 )

Con la conclusione della tre giorni di test della MotoGP sul circuito malese di Sepang, è già tempo di fare i primi bilanci per i piloti della classe regina del Motomondiale. Per la coppia del team Gresini formata da Fabio Di Giannantonio e Alex Marquez, il responso non può che essere positivo visto che entrambi si sono ritrovati con costanza nelle posizioni di alta classifica nel corso delle varie giornate: ecco le loro impressioni finali.

Di Giannantonio: “C'è stato un bel passo in avanti”


Per il pilota italiano la novità riguardava “soltanto” la nuova moto, essendo al secondo anno nella medesima squadra. Fabio si è detto entusiasta della Desmosedici GP22: “Il passo in avanti dallo scorso anno c’è stato e si nota. La moto la senti sicuramente meno al limite rispetto alla versione precedente e c’è anche più margine di miglioramento, specialmente in uscita di curva dove puoi perfezionare la fase di trazione”.

Abbiamo lavorato bene con la squadra, concentrandoci soprattutto sul passo gara: non tanto per preparare il Gran Premio in sé, quanto per capire bene come si comporta la moto e come mi comporto io con le gomme usata. Chiaramente non siamo ancora al 100% del nostro potenziale, ma è stato un buon inizio”, conclude il talento romano con ottimismo in vista della stagione.

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Marquez: “Ci manca ancora qualcosa, ma sono stati test produttivi”


Alex era uno dei grandi attesi di questi test, visto il suo passaggio in Ducati dopo le difficoltà patite negli ultimi anni in Honda. Lo spagnolo non ha deluso le aspettative, chiudendo nelle prime dieci posizioni e trovando immediatamente il giusto feeling con la Desmosedici del team Gresini, con cui può finalmente esprimere tutto il potenziale di un pilota che è pur sempre un due volte campione del mondo.

Abbiamo lavorato molto sia sulla moto che sul setup, provando ad effettuare anche un time attack”, ha spiegato il numero 73 alla fine del Day 3. “Era importante capire quale direzione intraprendere sulla messa a punto per adattare anche il mio stile di guida ad una moto diversa da quella a cui ero abituato. Ci manca ancora qualcosa, ma sono state giornate produttive e a Portimao proseguiremo da qui per arrivare pronti alla prima gara dell'anno”.

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