Dal codone più affusolato sino agli estrattori sul cupolino. La RS-GP 23 è un cantiere ricco di novità da scoprire
Se in casa Ducati si è lavorato sodo per migliorare un pacchetto già ottimale, dalle parti di Aprilia non si è certamente passato del tempo con le mani in mano. Sin dal primo giorno di shakedown infatti la casa di Noale ha sfoggiato diverse novità dal punto di vista tecnico, che oggi sia Maverick Vinales che Aleix Espargarò hanno potuto saggiare.
Ponendo a paragone la RS-GP 2022 e la 2023 le differenze non mancano. La più visibile riguarda il codone, notevolmente più affusolato nella nuova versione, con tanto di nuovo – e più corto – scarico. Più corta e scavata è anche la carena, come si può evincere chiaramente dalla maggiore distanza tra questa e la ruota anteriore, specie nella parte superiore alla ruota.
Carena che dal canto suo continua a presentare lo “scalino”, una soluzione aerodinamica che Aprilia ha portato per prima in pista, venendo emulata molto rapidamente. Un’altra grande novità riguarda il cupolino, sempre in tema aerodinamico: come già visto sulla moto guidata da Lorenzo Savadori nello shakedown sono presenti due estrattori, utili per deviare l'aria oltre le spalle del pilota.
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