Sprint Race "pericolosa": in MotoGP urge il pilota "di riserva"?

Sprint Race "pericolosa": in MotoGP urge il pilota "di riserva"?© Luca Gorini

Raddoppiando il numero di gare, raddoppiano i rischi: Case e team dovrebbero portare in giro per il mondo (almeno) un sostituto, pronto all'azione domenicale in caso di infortunio dei titolari? Regolamento e costi vanno tenuti in considerazione

09.02.2023 ( Aggiornata il 09.02.2023 14:57 )

Sprint Race, ovvero, il tema MotoGP più discusso dall'estate 2022 a oggi. A seguire l'introduzione dell'inedito format, un presente in cui ne abbiamo sentite, lette (e scritte) di tutti i colori. Ognuno riserva la propria opinione in merito, giustamente, ma il denomitare comune sollevato dai piloti è legato alla sicurezza. Raddoppiando le gare, raddoppiano le probabilità di farsi male. Sarà vero?

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Sprint Race MotoGP e rischi raddoppiati. Davvero?


Bè, sì. Un conto è affrontare un "normale" quarto turno di prove libere, un altro è buttarsi in gara. Qualora abbiate provato, confermerete. Se non avete idea del concetto, ve lo spieghiamo. Nel corso delle sessioni cronometrate, i piloti spingono (più o meno, maggiormente in qualifica) al limite, mantenendo comunque calcolati margini e percorrendo linee proprie. 

Quando, invece, ci si ritrova in bagarre, la situazione muta. In palio ci sono punti di classifica da aggiudicarsi e trofei da esibire agli sponsor, perciò l'azione si fa più forsennata, con tentativi di sorpasso, traiettorie che si incrociano, spazi che si chiudono e posizioni da conquistare.

Ecco perché, come sottolineato dai protagonisti stessi, la Sprint Race innalzerà le situazioni di rischio. Nulla di nuovo, dal punto di vista della dinamica: mica scopriamo noi e oggi quanto siano insidiose le corse a due ruote. Però, al già teso e selettivo Gran Premio domenicale si sommerà una ulteriore condizione in cui evitare danni - sopratutto fisici - sarà essenziale. La possibilità che un corridore affronti il sabato ma rinunci alla domenica ci sono. Speriamo di no, tuttavia.

Pilota di riserva: il Regolamento lo accetterebbe? Decide la Commissione


Abbiamo consultato il Regolamento FIM ufficiale, aggiornato al 30 gennaio 2023. Gli articoli in oggetto sono diversi, vi riportiamo il punto 1.11.3, debitamente tradotto dall'inglese all'italiano. Noterete come, in effetti, vigano ostacoli in merito al discorso anticipato.

Ogni squadra accettata deve compilare un modulo di iscrizione per ogni corridore e presentarlo al Segretariato dell'IRTA entro il 28 febbraio del relativo stagione. Tranne quando viene concessa una deroga speciale, ogni iscrizione impegna la squadra a designare un pilota per partecipare a tutti gli eventi del Campionato in una classe prescelta. Le eccezioni possono essere fatte solo come segue.

Una squadra può ritirare un corridore da un evento che è già iniziato,a causa di lesioni del conducente, danni irreparabili alla/e motocicletta/e o in caso di "forza maggiore", compresi i cambi di pilota in consultazione con il Comitato di Selezione. Un ritiro per motivi medici deve essere supportata da una lettera del Chief Medical Officer della riunione o il Direttore Sanitario.

La squadra può scegliere di sostituire un altro corridore per il ritirato corridore, con quattro termini per la sostituzione del corridore iscritto ore dopo la fine dell'ultima sessione di prove libere 2 per tutte le classi GP, tranne nella classe MotoGP quando il limite è di 2 ore prima della sessione di qualifiche

Un corridore sostituto non può essere un corridore attualmente sotto contratto nel Campionato, salvo approvazione da parte della Grand Prix Commission per evitare che tale sostituzione può essere motivata da ragioni diverse da quelle sportive o mediche (aggirando le regole di assegnazione del motore, ecc.). Se approvato,la squadra da cui viene prelevato il corridore sostituto deve adempiere agli attuali obblighi di ingresso.

I corridori sostitutivi sono soggetti all'approvazione del comitato di selezione.

Per ragioni che non sono ragioni mediche e non sono ragioni di “Forza Maggiore”, e soggetto all'ottenimento da parte del Team dell'approvazione dell'IRTA e quindi soggetto all'IRTA che ottiene l'approvazione di DORNA/FIM (nessuna delle due dei quali sarà tenuto a motivare l'eventuale rifiuto di approvazione), una Squadra può sostituire un corridore che quella Squadra ha iscritto nel Campionato con un altro pilota ("pilota sostitutivo") per i rimanenti turni di campionato

Un corridore sostitutivo non può essere un corridore attualmente sotto contratto nel Campionato, salvo approvazione da parte della Grand Prix Commission per evitare che tale sostituzione può essere motivata da ragioni diverse da quelle sportive o medico (aggirando le regole di assegnazione del motore, ecc.). Se approvato, la squadra da cui viene prelevato il corridore sostitutivo deve adempiere al loro attuali obblighi di ingresso.

I corridori sostitutivi sono soggetti all'approvazione della Selezione Comitato.

Sarà consentita una sola sostituzione di un pilota per stagione.

Circostanze eccezionali saranno esaminate da IRTA e DORNA/FIM.

 Se una squadra non è in grado di fornire un corridore sostitutivo, l'IRTA può decidere per consentire a un'altra squadra di iscrivere un corridore, evento per evento, a raggiungere il numero di iscrizioni richiesto. L'articolo 1.10.1 si applicherà a tutti sostituti e sostituti.

Evincerete come e quanti ostacoli vadano valicati dai team in caso di necessità della riserva. Al di là dell'obbligo di effettuare almeno un turno di prove libere a precedere le qualifiche del sabato, la riserva deve essere "accettata" dalla Commissione, per evitare piloti non ritenuti all'altezza della situazione. Assetti, misure in sella e conoscenza del tracciato in questione, vanno messi in conto, però devono essere rispettate le condizioni descritte.

Pilota di riserva: i soldi chi li mette?


Se già le Case e i team stanno avendo un bel daffare nel reperire i primi d'arrivo delle (ben) 21 Sprint Race, figuriamoci quanto sarà, per loro, trovare i soldi per pagare un eventuale pilota di riserva. Riserva che, effettivamente, qualche squadra potrebbe già dichiarare. Michele Pirro per Ducati è un esempio.

Anche nel caso del pugliese, però, ci sono problemi. Il numero 51 è il tester referenziato di Borgo Panigale, ma partecipa anche al Campionato Italiano Velocità. In caso di concomitanza stagionale, il Lenovo ufficiale non può avvalersi dei suoi servigi.

E, in ogni caso, un nome non basterebbe. Il sostituto sarebbe necessario per ciascuna formazione iscritta alla MotoGP, Factory, Satellite o Indipendente Pensate quanto possa costare in più portare in giro per il mondo un ulteriore addetto ai lavori: tra viaggi, alloggio, vitto (bè, un piatto di pasta nel paddock non si lesina mai) e ingaggio, la situazione si fa dura. Addirittura impossibile.

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