Dani è il collaudatore KTM, capace di mettere tutti in riga a Sepang. Perché i riferimenti segnati dallo spagnolo non sono presenti nel monitor?
Due giornate di test MotoGP sono andate in archivio, lasciando a propulsori spenti i temi del caso. Cal Crutchlow e Yamaha hanno fatto il bello e il cattivo tempo - davvero, considerato il meteo di Sepang - ponendosi in cima alla lista dei cronologici, ma voci attendibili giurano che fosse una KTM la più lesta del gruppo. La guidava Dani Pedrosa.
Ci affidiamo a chi è sul posto: parrebbe proprio che, durante la mattinata malese, Dani e la RC16 si trovassero al top nella classifica dei tempi, per mezzo di riferimenti non avvicinati dalla concorrenza. Si vocifera di sette-otto decimi meglio del primo diretto inseguitore, in condizioni di pista asciutta.
Poi, improvvisamente, dal monitor è scomparso il cognome dello spagnolo. E' successo due volte, nel senso che il numero 26 era tornato a vedersi in testa, poi svanito del tutto. Se ieri è stato detto che sulla KTM del sensibile collaudatore non fosse montato il trasponder, oggi la scatoletta magica c'era. Che fine ha fatto?
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