MotoGP, Bezzecchi: in Spagna è giunta l’ora della verità

Anche lo stesso Francesco Bagnaia l’anno scorso a inizio stagione faticò a trovare la strada giusta per essere competititvo con la Ducati Desmosedici GP23, ma dopo aver lavorato bene con la sua squadra, ha poi vinto il secondo titolo iridato. Oggi questa stessa moto è toccata ai fratelli Marquez, Marc e Alex, e ai due portacolori della VR46, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio. Il migliore dei quattro è Marc, colui che non può fare paragoni con la GP22 e di questo appare essere avvantaggiato. Gli altri stanno lavorando per arrivare e Bezzecchi non nasconde la fatica.

Bezzecchi in difficoltà con la GP23

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Dopo un 14esimo posto insapore in Qatar, a Portimao ha chiuso sesto, per poi tagliare il traguardo ottavo in Texas. In nessuna Sprint è riuscito ad andare a punti e dalla sua ha appena 20 punti conquistati. Ovviamente non erano queste le aspettative che il 25enne aveva riposto in questo 2024, l’anno in cui ha addirittura rifiutato la Ducati ufficiale (la GP24) per non cambiare squadra, e quindi lasciare la VR46 e il suo team di fiducia, per Pramac. Ma questa è la realtà che deve affrontare in questo momento.

A Jerez per migliorare le sensazioni e i risultati

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Che la GP23 fosse piuttosto diversa dall’evoluzione precedente era già cosa nota e a livello di guida il feeling cambia parecchio. Nonostante il lavoro nei cinque giorni di test pre-stagionale Bezzecchi è approdato in Qatar con ancora parecchi dubbi riguardo alla guida, che sta provando a spianare, via via, con le persone che l’hanno fatto crescere in MotoGP. Risultati alla mano, però, appare ancora piuttosto lontano dall’obiettivo oggi che ha già disputato tre GP. Il quarto appuntamento stagionale è ora alle porte e ha quindi una nuova opportunità per avvicinarsi al gruppo di testa. Non c’è tempo da perdere, sebbene la crescita dev'essere costante e regolare.

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