Michelin svela segreti e pressione delle gomme MotoGP

Michelin svela segreti e pressione delle gomme MotoGP© Luca Gorini

La Casa francese parla attraverso Piero Taramasso, dedicando attenzione anche ai progetti 2024

29.04.2023 ( Aggiornata il 29.04.2023 14:33 )

Piero Taramasso rappresenta Michelin sui campi gara della MotoGP e, in merito alla regola che prevede l'accurato rilevamento della pressione di ogni pneumatico, si esprime così: "Il monitoraggio era già in vigore - spiega - ma da questo Gran Premio sono disponibili software, algoritmi e il completo sistema dedicato ai controlli. E' tutto a posto, infatti, squadre, Direzione Gara e piloti avranno fornite le medesime informazioni. Ovviamente, adesso si dovrà testare che il pacchetto funzioni, poi entreranno in vigore le sanzioni. Anzi, le eventuali sanzioni".

Michelin spiega il senso della pressione gomme in MotoGP

Taramasso ha usato la parola "eventuali", proprio perché non è detto che le suddette sanzioni saranno applicate: "Esatto - continua - potrebbe accadere qualora fossero registrati dati fuori dal range regolamentare previsto. Parliamo di un lavoro veramente complicato, sul quale voglio complimentarmi con la Dorna. Il promoter ha operato previa grossa attenzione e perizia, sicché spendo parole positive in tal senso".

Piero entra nel dettaglio: "La pressione minima raccomandata è di 1.88 bar all'anteriore e 1.68 al posteriore. Considerando le tolleranze dei sensori atti a catturare i dati, possiamo scendere a 1.85 davanti e 1.65 dietro. Chi verrà trovato al di sotto dei seguenti valori, sarà passibile di sanzione, che ancora non sappiamo quali potranno essere".

Nessun problema, invece, per i valori massimi di gonfiaggio: "Non sono previsti, quindi le squadre e i piloti sceglieranno liberamente. Consideriamo comunque che, soprattutto in condizioni di gran caldo, le pressioni aumentano sensibilmente. Alcuni team hanno soluzioni per limitare questo fenomeno".

Diversi piloti sottolineano il fatto che, con una pressione di gonfiaggio troppo alta, la guida diventa pericolosa: "E' una sensazione possibile e soggettiva - conferma - ma non un legge meccanica o scientifica. Chiara rimane una cosa: quando la pressione sale, chi sta in sella perde confidenza e sensibilità. Ecco il motivo dell'adattamento in frenata, per azioni più delicata. Anche uscire di scia è una manovra vista più volte".

Michelin in MotoGP: arriva una anteriore inedita

Il Responsabile griffato Bibendum conclude il discorso pressioni: "Il limite è oltre i 2.15 bar. Perciò da 1.85 a 2.15 tutto funziona correttamente. Voglio far notare come la pressione minima non sia un valore buttato a caso, no. Lo abbiamo consigliato a seguito di studi e analisi accurate. Il valore determina la durata della copertura per tutto il Gran Premio, oltre a offrire capacità di sicurezza comprovate. Questo modello di gomma anteriore è usato in MotoGP da 7 anni, sicché consolidato e approvato. Nella sua introduzione, la pressione minima era di 2 bar, sceso poi a 1.9, sino ad arrivare al già spigato 1,85. Si noterà quanto la discesa sia considerevole, sempre nell'ottica di ragionamento dello studio dei dati e delle dinamiche di pista. Siamo arrivati al minimo disponibile".

Poi, anticipa i programma futuri: "Arriverà una inedita soluzione pensata per l'anteriore. La proveremo nei test di Misano, dove i piloti ufficiali fruiranno di un profilo rivisto, nuovo. Si tratta di uno pneumatico già saggiato sempre a Misano a precedere il periodo pandemico, approvato da quasi tutti i piloti. Siamo partiti da quella base, con un obiettivo preciso. Scendere nell'utilizzo sino a 1.7 bar di pressione. Così facendo, il pilota godrà di maggior sostegno in frenata, soprattutto a moto inclinata nell'ingresso della curva. I prototipi arriveranno pronti e, se tutto andrà come previsto, ogni squadra potrà fruirne".

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