GP Silverstone, Quartararo affranto: “Era tutto sotto controllo, ma poi...”

Era parecchio tempo che non si vedeva un Fabio Quartararo così veloce in gara, ma purtroppo non sempre c'è il proverbiale lieto fine e a Silverstone, mentre si trovava davanti a tutti con ampio margine, si è dovuto ritirare a causa di un problema all'abbassatore che non gli ha permesso di proseguire la cavalcata trionfale in sella alla Yamaha M1. Un vero peccato per il francese, che dopo la gara non è riuscito a trattenere le lacrime pur avendo ritrovato quella velocità in grado di permettergli di occupare le posizioni di vertice con costanza: ecco le sue parole al termine del weekend britannico.

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Quartararo: “L'abbassatore è utile, ma a volte anche pericoloso”

“Sono partito con la gomma morbida perché sapevo che non mi sarei trovato bene con la media, ma ero anche consapevole di dover spingere al massimo fin dall'inizio tirando delle staccate infernali pur di stare davanti”, ha spiegato Fabio. “Fin dal primo giro ho cercato di limitare il consumo del posteriore ma ho visto che nell'ultimo giro prima del ritiro Bezzecchi mi aveva recuperato molto terreno, perciò ho provato a rispondere salvo poi dovermi fermare per via dell'abbassatore bloccato. E' un vero peccato, perché era tutto sotto controllo e non mi sentivo così bene alla guida da tantissimo tempo”.

“Non mi aspettavo di poter avere un vantaggio così ampio e, pur spingendo al massimo, sentivo di avere tutto sotto controllo”, prosegue il campione del mondo 2021. “Sapevo di aver grande confidenza mentre i Marquez dovevano ritrovare il giusto feeling dopo le cadute e credo sia anche per questo che mi sono ritrovato davanti con un gran margine. Questa velocità mi ha ridato fiducia e speranza, quando tutto va per il verso giusto siamo veloci, ma è stato terribile concludere in questo modo”.

“L'abbassatore è utile, ma anche un po' pericoloso quando succedono queste cose. Il problema è che per sbloccarlo occorre frenare davvero fortissimo e credo non sia stato un problema solo per me, ma anche per Alex Marquez che alla prima partenza credo sia caduto proprio a causa del device. Quando sono rientrato mi è stato detto che oggi ero il migliore e in effetti sapevo di essere davvero veloce. E' successo quello che é successo, ma stiamo arrivando”, conclude con ritrovata consapevolezza nei propri mezzi.

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