Il giapponese Nakagami porta in gara a Silverstone una rivisitazione di ali e appendici (vagamente) somiglianti alle soluzioni montate sulle Ducati Desmosedici
C'è chi dice che Honda abbia smesso di credere alla MotoGP, riducendo sforzi e idee dedicate alla RC213 V. Ci piacerebbe far parlare costoro coi vertici HRC, invece assolutamente intenzionati a riduerre il gap accumulato nei confronti dei migliori - Ducati e non solo - nella voglia di riprendere la vetta. Una rivista soluzione aerodinamica è stata vista oggi a Silverstone, montata sulla moto LCR di Takaaki Nakagami.
L'obiettivo pensato dagli ingegneri dell'Ala dorata è proprio quello: garantire maggior efficienza alla quattro cilindri giapponese in due fasi particolarmente delicate ma fondamentali: avantreno possibilmente più basso in accelerazione - al di là delle funzioni compiute da anti-wheeling e abbassatori - e capacità di chiudere meglio curve strette e tornanti da bassa velocità. Il cosiddetto downforce, ovvero, il carico aerodinamico.
Le super ali che equipaggiano la parte bassa del cupolino e le appendici applicate alla parte alta della carena sul prototipo numero 30 del team LCR funzioneranno? Apprenderemo i relativi feedback nei media debrief, ma è evidente come da Tokio all'Europa il lavoro di Honda continui spedito nella classe regina a due ruote, nella speranza di ottenere i risultati ambiti.
P.s. Le "super ali" somigliano tanto alle unità usate per le Ducati Desmosedici...
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