GP Misano, Ludovico Tersigni: "Il ritiro di Rossi come quello di Totti"

GP Misano, Ludovico Tersigni: "Il ritiro di Rossi come quello di Totti"

Il noto attore italiano ha raccontato in esclusiva la sua storia con i motori e la passione per le corse 

07.09.2023 ( Aggiornata il 07.09.2023 16:48 )

“Quando ho messo il ginocchio a terra in curva per la prima volta è stata una conquista”! Nell’euforia di questa semplice frase ma intrisa dei valori più intensi e significativi per ogni tipo di appassionato, risiede la viscerale passione per le moto di Ludovico Tersigni, attore nativo di Roma, classe 1995, tra i volti più noti del panorama cinematografico italiano. Nel 2014 esordisce al cinema nel film “Arance & martello” mentre dal 2015 compare nella serie italiana “Tutto può succedere”. Nel 2020 è il protagonista della produzione “Netflix Summertime” e l’anno successivo viene annunciato come nuovo conduttore del talent musicale “X Factor”. Un amore, per scomodare un termine così impegnativo ma quanto mai azzeccato, vissuto attraverso l’esperienza diretta della strada, studiata come la scenografia di un copione di un film, insieme alla sua inseparabile Honda Africa Twin.

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La genesi della passione per le moto e... Valentino Rossi

Come è nata la sua passione per i motori?

«Mio fratello mi ha trasmesso la passione. Ricordo quando si svegliava la notte per guardare il GP del Giappone. A 20 anni ho avuto la prima moto mentre adesso ho un’Africa Twin del 2016, la Maximoto ti sa parlare, è elegante, è come andare al trotto a cavallo».

Come si è sviluppato il suo rapporto con la MotoGP e con le corse?

«In testa ho la voce di Guido Meda che inneggia alle vittorie di Valentino Rossi mentre io e mio fratello guardiamo la televisione; davanti agli occhi ho le battaglie di Andrea Dovizioso con Marc Marquez. Ricordo con molta lucidità anche Max Biaggi mentre oggi seguo ovviamente anche le gesta di Pecco Bagnaia.

Insomma, una passione che ti accompagna da sempre.

«Il rombo dei motori è sempre stata una costante della mia vita. Sono cresciuto guardando Rossi in azione, devo dire però che mi piace anche Fabio Quartararo; quando ha corso con la zip della tuta aperta è stato davvero folle!».

A quali gare della MotoGP sei particolarmente legato?

«Direi Barcellona 2009, con il sorpasso all’ultima curva di Rossi su Jorge Lorenzo. Il ritiro di Valentino è stato un po' come quello di Totti allo stadio Olimpico».

Classifica piloti MotoGP

Il rapporto con la strada e la pista

Com’è il tuo rapporto con la pista?

«Ho girato per un periodo in PitBike, dopo un po' di pratica sono riuscito a mettere il ginocchio per terra, è stata una conquista. Mi piacerebbe adesso andare a girare in pista con il mio 450, che tengo in garage per l’occasione».

Quali sono i tuoi itinerari di riferimento?

«Ho girato tanto tra il Lazio e l’Umbria. Amo la guida da scalata. È come avere un pennello, rappresentato dalla gomma anteriore, che ti permette di disegnare fino al raggiungimento dell’ obiettivo. La moto è una filosofia di vita, non è necessariamente collegata alla velocità.

Ci sono somiglianze tra l’attitudine dell’attore ed il motociclista? 

«Ci sono delle analogie con il mondo del cinema. Cosi come un attore deve saper esser sempre pronto nell’affrontare le scene anche quando non tutto va come previsto e sa adattarsi alle diverse situazioni della scenografia, il pilota dev’essere ben istruito ed avere ben in mente tutte le variabili che contraddistinguono un viaggio piuttosto che una specifica curva.

Un pronostico per il GP di Misano

«Guarderò con attenzione il GP di Misano, non vorrei sbilanciarmi in un pronostico, quasi in modo scaramantico, però posso dire che seguirò con attenzione le prestazioni di Quartararo e soprattutto Bagnaia».

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