Il francese conclude quinto e perde altri punti in classifica da un Bagnaia in stato di grazia e, a fine gara, evidenzia i limiti della sua moto
Questa volta non è riuscita l'impresa a Fabio Quartararo, relegato alla quinta posizione su una pista in cui la Yamaha ha sofferto particolarmente. Il francese ha dato il massimo ma nulla ha potuto nei confronti della concorrenza mostrata dalla Ducati e da un Pecco Bagnaia dal quale perde 13 punti. La gara del campione del mondo in carica è stata costante e anche questa volta senza sbavature, ma a mancare è stata la prestazione pura, oltre che un'evidente difficoltà nei sorpassi: "Non riuscivo a superare, ero vicino a Marini ma non potevo tentare l'attacco. Ho passato Aleix ma solo perchè ha commesso un errore".
Da ormai tante gare il francese sta giocando in difesa e se in Austria era riuscito ad agguantare la seconda posizione, stavolta i danni sono stati limitati solo in parte: "Non potevo fare di più, inoltre partire indietro non ha aiutato. Quando parti così indietro sei costretto a superare ma oggi era impossibile, mi mancava prestazione". Quartararo ha poi aggiunto: "Ho fatto una buona gara, il passo è stato costante ma non è stato sufficiente. Il mio ritmo è stato simile a quello delle prove ed in realtà anche abbastanza simile a quello delle Ducati e non avevo troppi problemi sulla moto, ma mi mancava velocità e questo ha reso impossibile ogni tentativo di risalita".
Il calendario adesso presenta delle incognite, un aspetto che può portare giovamento, ma anche il contrario: "Ad Aragon potremo soffrire mentre dopo andremo a girare su piste sulla quale non corriamo da tanto tempo. Speriamo di avere qualche sorpresa da uno di questi circuiti. Anche perchè le Ducati sono forti e stanno migliorando, oggi Pecco è stato bravo e Bastianini è cresciuto molto".
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