Bagnaia cade e lascia scappare Martin: Pecco ha un ora un passivo di 29 punti da Jorge, a cui ne mancano solo 9 per vincere il mondiale. Bastianini terzo
Curva 9 del terzo giro Sprint di Sepang: Pecco Bagnaia cade, lasciando scappare Jorge Martin. Il discorso vale doppio, perché il numero 1 ha lasciato la fuga al successo del sabato per lo spagnolo, oltretutto accumulante di ulteriori punti in classifica. A dividere il leader del mondiale e il titolato in carica ci sono ora 29. Per l'attaccante Pramac è la settima soddisfazione "breve" 2024.
Pecco aveva - momentaneamente - battuto Jorge, sbattendogli in faccia una Pole Position da record in qualifica. Malgrado ci abbia provato con tutte le forze, Martin ha dovuto accontentarsi del secondo tempo, pensando però a come recuperare quella singola ma significativa posizione in gara.
Terzo un incredulo Alex Marquez, quarto Franco Morbidelli, sesto un Enea Bastianini caduto ma comunque in seconda fila, settimo Brad Binder su una KTM in grado di spezzare l'egemonia Ducati. Fabio Quartararo e Alex Rins eccellenti con la Yamaha, la miglior Aprilia è dodicesima con Maverick Vinales.
Una vera e propria bagarre non era, bensì lotta a tempi sul giro. Martin è scattato meglio allo start di Pecco, infilandolo alla prima staccata del Sepang International Circuit, poi ha impostato un passo martellante a portarlo al successo della gara breve di Sepang.
Tra la partenza perfetta alla medaglia d'Oro, l'episodio fallace tinto di Rosso. Bagnaia si è steso in una curva lenta a sinistra, mollando la seconda posizione a Marc Marquez. L'otto volte iridato ha pur provato a prendere il connazionale in testa, ma questi ne aveva di più.
Prima dello spegnimento de semafori, qualche goccia di pioggia ha infastidito i protagonisti. Ci si attendeva il classico monsone malese? No, ma nemmeno la lieve pioggia che ha (un po') bagnato la pista. Il grip è rimasto tuttavia ottimo, ed Enea Bastianini ha sfruttato l'occasione per recuperare posizioni, sino a prendersi un ottimo terzo posto, ad alleviare la delusione del box Lenovo Ducati.
Colpisce positivamente quanto fatto da Fabio Quartararo, non per l'indiscutibile valore del pilota, quanto per la Yamaha: evidentemente l'evoluto propulsore M1 funziona, dato che si è messo alle spalle la Desmosedici GP24 di Franco Morbidelli. Trio di KTM a muovere la classifica: Brad Binder, Jack Miller e Pedro Acosta.
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