GP Malesia, da regalo a incubo: il weekend di Bautista

GP Malesia, da regalo a incubo: il weekend di Bautista© Luca Gorini

Fresco del secondo titolo iridato SBK, lo spagnolo era arrivato a Sepang per godersi un fine settimana di nuovo in MotoGP

12.11.2023 11:59

È stato un weekend difficile quello di Alvaro Bautista, forse più di quanto lecito aspettarsi e di quanto lo stesso campione in carica SBK si attendeva dopo i buoni test fatti a Misano in sella alla Desmosedici GP. La pista di Sepang, il caldo e la mancanza di grip rispetto ad una pista come quella romagnola hanno inciso particolarmente sulle prestazioni del #1 SBK condizionato anche da un problema alla spalla frutto dell'high side rimediato nei test di Jerez con la Panigale V4 R.

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Bautista ci prova ma non basta

È nato tutto per regalo, un premio che Ducati aveva promesso ad Alvaro Bautista per la conquista del titolo SBK 2022: un test con la Desmosedici GP. Lo scorso 20 e 21 giugno, Bautista è sceso in pista per la prima volta su una MotoGP dopo l’addio alla classe regina nel 2018. Una due giorni in cui Bautista totalizzò 99 giri fermando il crono in 1’32”590, lontano un secondo e mezzo dal record di Pecco Bagnaia.

Nessuno si aspettava un Alvaro Bautista in lotta per le prime posizioni, le prestazioni delle MotoGP attuali sono sempre più distanti da quelle della SBK con cui Alvaro ha corso nelle ultime cinque stagioni. Nella due giorni di test di Jerez post ultimo weekend della SBK, Alvaro è caduto violentemente sulla spalla sinistra causandogli forti dolori al collo. Bautista ha tenuto tutto il team all'oscuro dei problemi al braccio sinistro mascherando le difficoltà nelle, tante, curve da quel lato: "Adesso posso confessarlo: sono stati tre giorni davvero difficili per me. Dopo il brutto high-side nei test di Jerez ho avuto forti dolori al collo nei giorni seguenti. Sono però arrivato in Malesia senza particolari sensazioni negative, i problemi sono iniziati una volta salito in moto per le prove libere di venerdì. Sono davvero frustrato ma sono comunque contento di aver finito la gara anche se non è stato per nulla facile". Così ha debuttato il campione del mondo SBK in carica: "Non voglio certo cercare delle scuse e del resto questo è il motivo per cui non ho mai accennato a questo problema negli ultimi giorni. Non ho detto niente neppure ai tecnici del team quando mi chiedevano il motivo della differenza di prestazioni tra le curve a destra e quelle a sinistra. Non è stata una questione di dolore ma di vera e propria mancanza di forza nel braccio sinistro. Per questo motivo farò senz’altro dei controlli più approfonditi quando rientrerò a casa. E’ un peccato perché ero convinto di poter fare senz’altro di meglio. Sono comunque contento per questa esperienza e ringrazio ancora una volta Ducati e Aruba.it che mi hanno consentito di tornare a guidare la Desmosedici GP"

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Sprint sfortunata, domenica amara

Dopo un problema nelle qualifiche che ha costretto Bautista a scattare dall’ultima posizione rendendo ancora più complicate le sue gare. Nella Sprint, Alvaro al termine del secondo giro a causa di un inaspettato risucchio della scia da parte di tutto il gruppo davanti a lui è finito lungo all’ultima curva gettando la possibilità di restare nel gruppo e magari togliersi qualche soddisfazione. La gara della domenica non è andata molto meglio, lo spagnolo è riuscito a restare più o meno a contatto con Iker Lecuona per circa metà gara. L’ufficiale HRC in SBK sulla MotoGP 2023 ha molta più esperienza del campione del mondo Superbike in carica per via delle numerose sostituzioni che il #27 ha fatto in questa stagione.

Il regalo che Ducati ha fatto a Bautista, ha scomodato diversi paragoni pesanti come quello di Troy Bayliss campione SBK 2006 e chiamato a sostituire Sete Gibernau a Valencia dove incredibilmente l’australiano riuscì a vincere oppure quella di Ben Spies che nel 2009 da campione del mondo Superbike debutto come wild card a Valencia nella classe regina del motomondiale chiudendo in top10 sulla Yamaha M1. Il weekend di Bautista è stato molto più complicato rispetto a quello degli illustri colleghi ma la MotoGP attuale è molto più complessa di quella degli anni ’10 del ventunesimo secolo. Alvaro ora può riposare e prepararsi alla stagione SBK 2024 dove difenderà nuovamente il #1 conquistato a Jerez.

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