Moto3, Oncu e la maledizione della prima vittoria

Moto3, Oncu e la maledizione della prima vittoria© Luca Gorini

Il pilota turco sfiora nuovamente la vittoria al Mugello, quinto secondo posto per lui ancora una volta beffato dalla volata

12.06.2023 ( Aggiornata il 12.06.2023 15:23 )

La classe Moto3 è diventata negli ultimi anni terra di mattatori, nel 2021 la cavalcata vittoriosa di Pedro Acosta (sei vittorie) e nel 2022 con quella di Izan Guevara (sette successi). Quest’anno sembra il turno di Daniel Holgado, il pilota classe 2005 ha già vinto tre gare in questo primo scorcio di campionato. In queste ultime due stagioni e poco più un pilota si è però contraddistinto per la sua velocità, la sua aggressività ma anche e soprattutto un po’ di sfortuna nei momenti decisivi delle corse. Stiamo parlando ovviamente di Deniz Oncu, il pilota turco del vivaio di Kenan Sofuoglu ha già conquistato sette podi di cui ben cinque secondi posti. Fino ad ora, al classe 2003, la vittoria è sempre sfuggita di pochi centesimi e la gara del Mugello ha rappresentato a pieno quella che è stata fino a qui la carriera di Deniz in Moto3.

Al Mugello, il turco ha letteralmente fatto il bello ed il cattivo tempo fin dalla prima sessione di libere chiusa con oltre mezzo secondo di vantaggio sul primo inseguitore. Stesso copione nella seconda sessione di prova dove ha tolto ancora mezzo secondo al suo miglior tempo, fermando il cronometro in 1’56”485 mantenendo ancora mezzo secondo su Ayumu Sasaki. La storia non cambia il sabato con il miglior tempo anche nella terza sessione di prove e la incredibile pole position in 1’56”070 fatta in completa solitudine. Questo ha impressionato più di tutto nel weekend di Deniz Oncu del Mugello: la sua velocità senza scie. Sulla pista toscana la scia è fondamentale tanto che può migliorare il proprio tempo fino ad un secondo e due decimi. Oncu ha inanellato una serie di 1’56” senza scie che lasciavano pensare ad una domenica da assoluto mattatore.

Ogni maledetta domenica

Quando però è scattata la gara, Deniz ha dovuto fare i conti con degli avversari che proprio grazie alla scia riuscivano a recuperargli quel mezzo secondo che guadagnava praticamente in mezzo giro. Al pilota turco non restava dunque che provare vincere i duelli in pista. Già in passato però il gemello di Can (più giovane vincitore di un GP del motomondiale) si era reso protagonista di comportamenti oltre il limite. Nel 2021 era stato squalificato per due GP per aver causato uno spaventoso incidente sul rettilineo di Austin con coinvolti Jeremy Alcoba, Andrea Migno e Pedro Acosta.

Da allora il turco si è calmato ed è diventato più consapevole di sé e soprattutto dei piloti che lo circondano. Questo gli è però costato un po’ di incisività nelle battaglie che servono per primeggiare in Moto3. Deniz si è così tolto dal gruppo mettendosi al comando all’ultimo giro e provando a mettere più gap possibile tra sé e gli inseguitori. Purtroppo per lui questa strategia non ha pagato, come non aveva pagato più volte durante tutto il GP, e già un centinaio di metri prima del traguardo Daniel Holgado grazie alla scia si era messo al comando transitando vittorioso sotto la bandiera a scacchi.

Deniz Oncu sembra non imparare la lezione, perché più volte nei suoi cinque secondi posti la dinamica dell'ultimo passaggio è stata identica a quella del Mugello. In questa Moto3 su piste con lunghi rettilinei raramente chi esce per primo dall’ultima curva taglia poi il traguardo vittorioso. Il turco questo sembra non averlo ancora imparato e gli sta costando la possibilità di conquistare quella vittoria che fino ad ora è sempre sfuggita per pochi centimetri.

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