GP Italia, Marini: "Sono triste, non posso guidare come vorrei"

GP Italia, Marini: "Sono triste, non posso guidare come vorrei"© Luca Gorini

Acciaccato e triste, Luca Marini non riesce a sorridere nonostante un giro "ignorante" che lo porta direttamente in Q2

10.06.2023 ( Aggiornata il 10.06.2023 09:51 )

I postumi dell'incidente di Le Mans sono ancora evidenti sulle mani di Luca Marini. Arrivato al Mugello carico e pronto a ripartire appena è salito in sella si è accorto delle difficoltà nella guida della sua Ducati Desmosedici GP22. Ciò nonostante "Maro" è riuscito a centrare il Q2 grazie ad un ultimo giro dove ha stretto i denti. Il weekend del pilota del Mooney VR46 però è in salita e ad attenderlo c'è un impegnativo triple-head.

"Quando ieri sono arrivato al Mugello ero positivo ma dopo le P1 mi sono preoccupato molto perché il dolore alle mani era molto forte. Soprattutto nelle frenate delle curve a destra, tra i due turni di prova abbiamo cambiato le manopole per provare ad aiutarmi ed ha funzionato un po’ ma non sono al cento per cento e in MotoGP oggi quando non si è al cento per cento si è fuori dalla zona punti. Sono riuscito a fare un solo giro con l’ultima gomma soft e mi ha permesso di passare direttamente al Q2. Questo era l’obiettivo di oggi e sono soddisfatto di questo ma ho dovuto mettere tutta la mia ignoranza in quel giro per fare un buon tempo. Domani mattina proverò a fare lo stesso ma non sarà semplice, mi aspetto un resto di weekend davvero difficile. Sono triste perché mi aspettavo di stare meglio di così."

Quali sono le parti in cui soffri di più?

"Tutte le frenate ma particolarmente in curva sei e curva dieci che sono due staccate a destra molto in discesa e devi frenare fortissimo per poco tempo. Paradossalmente la frenata di curva 1 è molto lunga ma freni piegato leggermente a sinistra quindi uso molto la mano ed il braccio sinistro per sentire meno male. Curva 6 e Curva 10 sono invece a destra e faccio fatica, sto provando ad aiutarmi molto di più con le gambe ma non è così naturale per me e quando le uso sono un po’ più lento. La cosa positiva è che il dolore non aumenta girando, ogni giro è uguale nello stesso punto e questo mi permette di adattarmi e cercare di trovare uno stile che mi permetta di sentire meno male in moto e domani proveremo a fare meglio."

Ci saranno tre gare in fila ora, dopo il Mugello si andrà subito in Germania al Sachsenring e poi Assen.

"È un disastro per me. Fortunatamente il Sachsenring è prevalentemente a sinistra e potrebbe essere un po’ meglio. L’unico punto complicato potrebbe essere la staccata di Curva 1. Al Sachsenring saremo sicuramente meno in difficoltà mentre ad Assen sarà davvero difficile." Saranno tre settimane intense dove Marini dovrà centellinare le forze. "Ho usato un antidolorifico per le P2 ed è andato un po’ meglio, ma non abbastanza. Non sono preoccupato perché ho fatto una stagione a prenderli per tutte le gare. Non possiamo però partire troppo carichi perché poi bisogna arrivare a domenica."

Forse questa è la pista peggiore per il tuo problema…

"Si, onestamente non me ne vengono in mente di peggio, forse l’Austria dove ci sono ancora più frenate. Qui è veramente tosta, il problema è che con la MotoGP di adesso se non sei al cento per cento fai davvero fatica. Sperso che al Sachsenring possa essere meglio visto che è tutto a sinistra. Ieri ero tranquillo e positivo, immaginavo mi avrebbe fatto un po’ male ma poi salito in moto mi sono accorto che è molto difficile. Anche quando ti alleni in palestra mi sono accorto che non c’è nulla che arrivi ad un carico come quello della moto. Fino a che non sali su una MotoGP non sai veramente come stai."

Un pensiero anche per tuo fratello che ha appena vinto la sua prima gara a quattro ruote.

"Non sono ancora riuscito a sentirlo, sono molto soddisfatto e felice per lui. È una gara prestigiosa visto che sono le qualificazioni per la 24h di Le Mans.

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