Acosta & Arbolino: la MotoGP è (solo) per voi due

Tony Arbolino e Pedro Acosta condividono almeno due interessi comuni. Il primo se lo stanno contendendo: il titolo della classe Moto2 è in piena lizza, con il milanese giunto al Gran Premio di Italia in qualità di leader. Il secondo è futuro: la MotoGP interessa a entrambi e, si dice, entrambi potrebbero figurarvi da titolari nel 2024.

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Arbolino in Ducati Gresini: salterebbe Fabio di Giannantonio dalla MotoGP

Tony è forte, giovane e determinato. Lanciato verso l'alloro della Moto2, l'italiano fa gola a diversi team della MotoGP. D'accordo, ma quali sono, in virtù dei contratti già stilati? Il posto disponibile - nonché valido - per il milanese di Garbagnate è colorato d'azzurro.

Gresini Racing, equipaggiato da Ducati Desmosedici. Alex Marquez rimarrà sulla sella numero 73, Fabio Di Giannantonio vorrebbe, glielo si augura, però prova a bussare alle squadre SBK. Se il romano lascia, Arbolino entra, indipendentemente dal mondiale vinto o meno. La formazione indipendente di Nadia Padovani prenderebbe un bel cavallino di razza.

Acosta in KTM MotoGP, sì ma GASGAS

Resasi conto di non poter mollare l'osso chiamato Pedro, la Casa austriaca si sta organizzando per trovargli spazio in MotoGP. Come fare, considerando l'esperienza, la velocità e l'efficacia di Brad Binder e Jack Miller nei panni ufficiali del team Red Bull Factory?

Una "grana" da risolvere, ma risolvibile: inserire Acosta nel GASGAS Tech3 di Hervhé Poncharal che, di fatto, mette in pista RC16 sfornate a Mattighofen. Per farlo, tuttavia, uno tra Augusto Fernandez e Pol Espargarò deve lasciare libero lo sgabello. Non ce ne voglia il catalano fratello di Aleix Espargarò, la sensazione dice che non godrà più di tal sistemazione. Auspicandone, ovviamente, un tempestivo e pieno recupero psico-fisico.