GP Mugello: la Moto2 riparte dal duello Tony Arbolino vs Pedro Acosta

GP Mugello: la Moto2 riparte dal duello Tony Arbolino vs Pedro Acosta© Luca Gorini

Il leader della classe di mezzo avrà dalla sua la spinta del pubblico di casa, mentre lo spagnolo studia la rivincita

09.06.2023 ( Aggiornata il 09.06.2023 10:37 )

La classe di mezzo giunge al Mugello in un momento importante della sua stagione, quello che segna il passaggio tra una serie di ipotetiche considerazioni sui valori in campo, ad una certa definizione di quello che potremo realmente aspettarci nell'immediato proseguo della stagione. Il round di Le Mans ci ha mostrato la solidità e la maturità di Tony Arbolino, al secondo successo stagionale. Sebbene non siano indispensabili altre prove circa la conferma della competitività in ottica iridata del pilota di Garbagnate, è altrettanto vero che una buona prestazione al GP d'Italia potrebbe significare mettere pressione ai più diretti rivali, su tutti Pedro Acosta. Lo spagnolo sarà uno dei candidati al successo finale, sulla pista dove nel 2022 è diventato il pilota più giovane di sempre a vincere una corsa della classe intermedia del motomondiale. Il sesto appuntamento stagionale arriva nel momento migliore per alcuni italiani in difficoltà. Celestino Vietti e Dennis Foggia sono chiamati al riscatto dopo un avvio stagionale che non ha impressionato per costanza di rendimento ed efficacia di risultati. 

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La vendetta di Acosta e la consacrazione di Arbolino

Se da un lato Tony Arbolino ha il match point della definitiva consacrazione tra i big della classe di mezzo (e forse anche qualcosa di più), Pedro Acosta è in cerca di riscatto dopo la caduta e lo "zero" di Le Mans. All'inizio della stagione, in virtù di un inverno da dominatore, lo spagnolo sembrava l'unico in grado di "ammazzare" il campionato e le due vittorie nelle prime tre gare non avevano fatto altro che confermare ciò. Tuttavia, lo strapotere tecnico mostrato dalla performance di Sam Lowes a Jerez e la scivolata di Le Mans, hanno ridimensionato in parte le quotazioni del pilota di Mazarron, che al Mugello vuole riprendersi il gradino più alto del podio. In palio non c'è solo il GP d'Italia, bensì il futuro status gerarchico all'interno del campionato.

La rivalità con Tony Arbolino, al momento concretizzatasi nella maniera più sana possibile e cioè unicamente in pista, è destinata a diventare sempre più grande (una fortuna per la categoria), ed il carattere estremamente competitivo dello spagnolo non resterà certamente appagato senza aver provato a ristabilire l'ordine delle cose già al Mugello. Il GP di Le Mans ha decretato l'ultimo tra gli aspetti che restavano ancora sul filo dell'indecifrabilità e che allo stesso tempo mettono un punto esclamativo sulla qualità del duello al quale stiamo assistendo. Parliamo della forza mentale e delle freddezza tattica, due fattori per i quali sia Acosta che Arbolino sembrano decisamente più pronti rispetto ai colleghi in pista.

Nonostante la caduta rimediata in gara, Acosta non ha lasciato trapelare nessuna emozione dal suo viso, nessun segnale contrastante dal suo linguaggio del corpo, sempre positivo e diretto al punto. Sintomo di una sicurezza verso i propri i mezzi davvero notevole, il miglior biglietto da visita in vista del Mugello. Stesso discorso, se non ancora più rilevante, per Tony Arbolino, abile fino a questo momento nel riuscire a trarre tutto il potenziale possibile da se stesso e dalla moto, cogliendo due vittorie e la leadership del campionato, pur non risultando sempre come il più veloce in pista.

Da Vietti ad Aldeguer e Foggia: i piloti in cerca di riscatto

La spinta del pubblico di casa potrebbe rivelarsi di buon auspicio anche per gli altri italiani in pista, Celestino Vietti e Dennis Foggia. Per la verità, entrambi i piloti "azzurri" hanno mostrato dei lievi miglioramenti rispetto all'inizio di stagione. In Francia Vietti si è piazzato ai piedi del podio mentre Foggia ha eguagliato il suo miglior risultato di carriera in Moto2, terminando in 14esima posizione. Il pilota del Team Fantic è chiamato necessariamente ad invertire un trend mediocre se paragonato al suo talento, mentre il giovane alfiere del Team Italtrans dovrà mettere in campo una capacità d'adattamento alla categoria di mezzo più rapida rispetto a quanto sta facendo vedere. Dal GP del Mugello ci si aspetta molto anche da Sam Lowes e Alonso Lopez; dopo la straripante vittoria di Jerez, l'inglese del Team Marc VDS ha tutte le carte in regola per ripetersi, essendo stato inoltre fino ad ora, l'unico in grado di impensierire realmente Pedro Acosta sul piano della velocità pura.

Occasione importante anche per Alonso Lopez, terzo in classifica di campionato e alla ricerca del primo sigillo stagionale, cosi come il compagno di squadra, Fermin Aldeguer, costantemente su un'altalena di rendimento che al momento ancora lo priva del primo podio nella middle classe. Occhi puntati anche su Sergio Garcia, attualmente il migliore tra le matricole, e sulle due sorprese di stagione: Filip Salac e Barry Baltus, che potrebbero dire la loro sul circuito toscano. Senza dimenticare i classici nome della categoria, da Jake Dixon ad Aron Canet e infine... Mattia Pasini, wild card del GP d'Italia, semplicemente uno dei piloti più veloci di sempre nella storia della classe di mezzo al Mugello, dall'alto delle sue due vittorie ottenute, nel 2009, quando vinse un leggendario duello con Marco Simoncelli e nel 2018 quando ebbe la meglio su Thomas Luthi e Alex Marquez.

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