Lo spagnolo si prende il secondo posto alle spalle di Martin cogliendo il quarto podio stagionale
Mandalika è stata il nuovo palcoscenico del talento cristallino di Pedro Acosta, autore di una corsa sontuosa impreziosita dal secondo posto finale e soprattutto da un gap nei confronti del capitano della casa austriaca, Brad Binder, di circa 13 secondi, a conferma del fatto che nonostante la sua giovane età e la sua prima annata in top class, il pilota di Mazarròn sia il riferimento in casa KTM. A differenza delle primissime uscite stagionali in cui aveva lasciato intravedere sprazzi di disordinato ma intensissimo talento, quest'oggi, ed in generale nel recente periodo, Acosta è sembrato più maturo e conscio delle potenzialità della sua moto, sfiorando, di fatto, la vittoria.
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Il campione del mondo in carica della Moto2 ha analizzato la sua corsa e la differenza posta in essere rispetto ai compagni di marca: "La gara è stata buona, abbiamo tenuto un ritmo veloce e costante. Non sappiamo perchè siamo così tanto più veloci di Binder, sicuramente abbiamo trovato un set-up buono per noi e per il mio stile di guida, che poi è lo stesso set-up che usavo ad inizio anno. Dobbiamo continuare così perchè stiamo riuscendo ad essere costanti in top five".
L'andamento della corsa ha lecitamente sollecitato il pensiero ambizioso dello spagnolo, vicino alla sua prima vittoria di carriera in MotoGP: "Ieri abbiamo subito tanto la mancanza di grip al posteriore. Oggi eravamo veloci, sicuramente il sogno vittoria è arrivato nella mia mente ad un certo punto, Martin non era troppo lontano, serviva un ultimo sforzo però allo stesso tempo abbiamo capito e sappiamo il perchè lui sia il leader del mondiale". Al termine della corsa, la seconda casella di Acosta era stata apparentemente messa in discussione da un dubbio circa la pressione degli pneumatici dello stesso, tuttavia al momento la posizione finale sembra essere confermata.
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