Espargarò parla del Buddh International Circuit: "E' stato fatto un gran lavoro, e si può pure migliorare. Lo scarso grip? Perché, in Qatar troviamo aderenza?"
A turno Practice consumato, Aleix Espargarò indossava una felpa con la scritta Aprilia durante l'intervista condivisa a Sky. Se leggete le sue parole, intuirete che, evidentemente, si trovava in un ambiente rinfrescato da aria condizionata. Optional purtroppo non godibile in sella: "Fa caldissimo" appunta "e dalla moto arriva ancora più calore. Pensate, in rettilineo respiro a fatica. Questo è il problema principale del weekend, sicché prevedo una gara durissima. Per il resto, il lavoro è andato bene. Siamo tra i migliori della MotoGP".
Il Buddh International Circuit ne ha ricevute di ogni. Ci pensa quindi il catalano di Granollers, che di piste ne ha calcate: "Siamo stati critici con la Dorna e l'organizzazione, però hanno fatto tutti un bel lavoro. Correre dove il tracciato è rimasto inutilizzato per 15 anni e trovare ogni cosa a posto, opera niente male. Il circuito era abbandonato, sicché era normale trovare poco grip. L'aderenza è bassa in Qatar, dove andiamo spesso, figuriamoci qui. Non toccherei tante cose. Poi, semmai, migliorare dal 2024".
L'interpretazione di traiettorie e frenate è così descritta dal Capitano di Noale: "In alcuni tornanti tribolo. Nella mattinata abbia usato un motore vecchio, per abituarmi al tracciato inedito. Poi, a propulsore fresco abbiamo ritrovato velocità e ottime sensazioni, oltre ad eccellenti performance. Montando gomme già scelte nel primo turno, siamo andati bene. Scegliere tra morbide e media? Vedremo, magari per la Sprint sì, dovremo compiere prove. Forse pure con la media saremmo competitivi, ma balla un secondo al giro di differenza".
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