GP India, Bezzecchi: “Gli anni in Mahindra? Fantastici, una buona scuola”

L’India ad alcuni piloti ricorda riporta alla mente il team Mahindra, e così come Bagnaia e Martin, anche Marco Bezzecchi al suo esordio in Moto3 ha corso con la MGP30. Nonostante le difficoltà causate dai ritardi dei visti e le premesse poco incoraggianti derivanti dalla mancata omologazione del circuito, giunta oggi, il Bez arriva al tracciato indiano dopo due secondi posti nella gara di Misano, nuovamente in forma (quasi) smagliante dopo l'infortunio alla mano rimediato a Barcellona.  

Bezzecchi ricorda gli anni nel box indiano: “Gli anni in Mahindra sono stati fantastici, senza di loro e l’Academy sarebbe stato difficile per me affrontare dei campionati mondiali. Loro investivano tanto sui giovani piloti e ci hanno davvero aiutato. E’ stato fantastico far parte di quella famiglia, anche se purtroppo per poco nel mio caso; è stata un'ottima scuola, ho imparato molto, sono diventato più preciso e costante; la moto mancava un po’ di potenza ma mi sono divertito, ho fatto anche un podio.” 

Parlando della sua condizione fisica spiega: “La settimana dopo Misano è stata dura, ho sollecitato molto la mano infortunata. L'ematoma si sta riassorbendo molto lentamente, questo mi genera dolore. A Misano sono riuscito comunque a dare il massimo, sono stato felice del risultato. La pista indiana richiedere una guida meno fisica, quindi darò tutto per stare davanti.” 

Bezzecchi: “Morbidelli? Non vedo l’ora di dargli il benvenuto in Ducati”

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Il pilota Mooney VR46 commenta così l’arrivo del compagno di Academy nel team Prima Pramac Racing per il 2024: “Con Morbidelli in Pramac sarà più dura, perché lui è un lottatore, ci sarà più concorrenza. Ma sarà anche divertente, non vedo l'ora di dargli il benvenuto in Ducati.” 

Parlando del nuovo sistema di partenza di Ducati spiega: “Io non ho lo starting device di Bagnaia per la partenza, purtroppo non l'ho ricevuto.”

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