Il Gran Premio del Giappone invertirà gli ordini di classifica o li manterrà con Jorge davanti e Pecco a inseguire? Honda e Yamaha chiamate a prove di orgoglio
Siete pronti al quindicesimo appuntamento stagionale della MotoGP?
Bravi, perché a Motegi i piloti coinvolti nella corsa all'iride faranno ancora più sul serio, poiché serrati da un finale di campionato in cui ogni singolo punto potrebbe determinare il risultato finale. Jorge Martin e Pecco Bagnaia, avendo già vissuto tal condizione più volte, si ripresentano laddove nel 2023 ebbe la meglio lo spagnolo. Avremo un deja vu o l'italiano ribadirà?
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Se ci avete fatto caso, il consolidato "Bagnaia Vs Martin" ha lasciato spazio all'inedito - mica tanto - "Martin Vs Bagnaia".
Perché?
Semplice: a suffragio della classifica, abbiamo il trend della pista a farci invertire i cognomi dei (soli?) contendenti al titolo 2024.
Però, occhio: evitiamo di stupirci se, a Giappone consumato, per il prossimo articolo ci trovassimo di fronte a un "Pecco Vs Jorge". Questo saliscendi è dettato proprio dai ribaltamenti contati da Lusail a Mandalika, nella neutral sportivamente parlando speranza che il campione del mondo Ducati Lenovo e lo sfidante Prima Pramac risolvano la questione a Valencia.
Terzo e secondo contro primo e primo. Ecco il computo di Motegi 2023, dominato da Martin e con Pecco a prendere il più possibile, tuttavia non sufficiente a salutare tutti dal gradino più alto, invece condizione buona per mantenere la vetta iridata.
La doppietta di Jorge e i relativi 37 punti servìrono ad avvicinarlo di 3 lunghezze al parimarca, in uno dei duelli maggiormente accesi della storia MotoGP. Ci troviamo di fronte a una ripetizione, con l'aggiunta del futuro da riscrivere presto. In questo momento, al di là di quanto messo in palio, Martinator cosa deve dare alla Ducati?
Sì, Enea Bastianini è atteso al riscatto, come lo è Marc Marquez. Va bene, Pedro Acosta è l'unico anti-Ducati, mentre Brad Binder potrebbe ripetere il podio 2023. Okay, le Aprilia sono chiamate alla riscossa, perché RS-GP così in affanno non piacciono.
Ma di Honda e Yamaha ne vogliamo parlare? I giganti nipponici "giocano" in casa a Motegi, anche se di giocoso, adesso, ci sia veramente poco. La RC213 V è a terra, la sola M1 rimane un po' a galla con Fabio Quartararo, immaginate l'insoddisfazione di chi mette i soldi e registra risultati magri.
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