Marquez: "Tutti sanno guidare una MotoGP, nessuno fa la differenza"

Marquez: "Tutti sanno guidare una MotoGP, nessuno fa la differenza"© Luca Gorini

Marc a Motegi: "Dobbiamo realizzare una Honda come la Ducati, oppure diversa, purché i tempi sul giro siano gli stessi"

30.09.2023 ( Aggiornata il 30.09.2023 10:44 )

D'accordo, Marc Marquez è giunto "solo" settimo nella Sprint MotoGP del Giappone ma, se avete guardato le azioni della manche breve, vi sarete accorti di come e quanto il catalano ne abbia dato pur di arrivare al traguardo in qualità di prima RC213 V: "Sì, qui sto spingendo forte"ammette a Sky TV, spiegando "Questo è il circuito di proprietà Honda, perciò ci vuole qualcosa di extra. Ho guidato per tutta la Sprint al limite, nell'obiettivo di tenere il passo di Pecco Bagnaia. Però, dopo 4 o 5 giri mi sono reso conto che avrei rischiato troppo. Ho dovuto compiere un passo indietro, ritrovandomi settimo. Che poi è la nostra posizione".

Classifica piloti aggiornata

Marc a Motegi: "Attivato l'abbassatore in uscita di curva, il gioco è fatto"

Marc descrive la dinamica della sua contesa, prevedendo quanto potrebbe accadere domenica: "Sono partito forte, ma poi il rendimento è calato. So già come andrà il Gran Premio: partirò forte, poi faticherò a tenere il passo dei migliori. L'unica fase in cui riesco a far la differenza rispetto alle altre Honda sono staccata e inserimento curva".

Attenzione alle parole, perché l'analisi del numero 93 spiega i concetti della classe regina attuale: "L'uscita di curva magari, la possono fare bene tutti, se la linea è buona. Ma in MotoGP ogni pilota percorre linee buone in uscita, infatti, sono tutti capaci di sapere come si guida una MotoGP: linea buona, azionamento dell'abbassatore posteriore e accelarazione via. Nessuno può fare al differenza.

Contrariamente, Marquez individua un momento in cui si può fare selezione: "Invece, in staccata serve uno sforzo mentale e fisico importante. Ci si deve impegnare veramente. Quest'anno sto inseguendo le Ducati spesso. La Desmosedici è la MotoGP più completa della griglia. Noi di Honda dovremo imparare da loro, facendo una moto simile. Oppure, una moto diversa, che però segna gli stessi tempi sul giro. Oggi ho guidato forte, ma consultati i cronologici, ho visto 6 o 7 decimi di ritardo".

 

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